Cronaca

Gratteri: “La Procura antimafia europea? Meglio di no. L’Ue non s’interessa”

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Il procuratore di Catanzaro interviene al Festival internazionale del giornalismo di Perugia e critica il sistema normativo europeo: “Teniamoci stretta la nostra legislazione antimafia”

“In Europa ci sono bilioni di euro provenienti dalla cocaina che stanno entrando nel mercato legale, nel silenzio di tutti quelli che hanno il potere di intervenire sul piano normativo. Abbiamo un’Europa che si interessa di banche, finanza, economia, ma non si interessa di sicurezza”. Lo ha detto il procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, parlando al Festival internazionale del giornalismo di Perugia, nel corso di un incontro sui ‘fiumi d’oro delle mafie, dall’Italia al resto al mondo’, con il professor Antonio Nicaso e la giornalista Amalia De Simone.

Gratteri ha sottolineato più volte come il mondo occidentale “consenta”, per la mancanza di leggi adeguate, il riciclaggio, facendo sì che i latitanti italiani e i trafficanti di droga non vivano in Italia ma in Europa, dall’Olanda alla Germania. “Quando si cominciava a parlare di procura antimafia europea ero preoccupato perchè so come si ragiona in Europa e ho visto come ragionano nelle commissioni – ha affermato il magistrato – ho visto parlamentari tedeschi che gridavano che non c’era la ‘ndrangheta in Germania. Non possiamo andare avanti così. L’Italia è debole in Europa – ha proseguito – la mia paura è che se andiamo a sederci attorno a un tavolo non abbiamo la forza per imporre il nostro sistema giudiziario. La nostra legislazione antimafia è nata sul sangue dei nostri eroi e noi non possiamo buttare un secolo di antimafia. Teniamoci il sistema che abbiamo e cerchiamo di spiegare all’estero che il problema delle mafie e il traffico di cocaina riguarda tutto il mondo occidentale”.