Le indagini avviate nel mese di luglio 2017 dopo la denuncia della madre di un ragazzo di San Pietro di Caridà da anni assuntore di marijuana
Quattro persone sono state raggiunte, stamattina, da misura cautelare per spaccio di droga. L’operazione, del comando provinciale del carabinieri, coordinata dalla procura di Palmi, ha interessato i Comuni di San Pietro di Caridà, in provincia di Reggio Calabria e Dinami, Vibo Valentia.
Minacce in famiglia L’attività d’indagine, infatti, consentiva di accertare come il giovane assuntore avesse più volte minacciato, e talvolta anche aggredito violentemente, i propri familiari allo scopo di impossessarsi di alcuni beni, quali monili in oro ed anelli, che avrebbe successivamente venduto per pagare i debiti contratti con gli odierni indagati, suoi spacciatori per l’acquisto della droga. Di qui l’inizio dell’indagine da parte dei carabinieri i quali, in pochissimo tempo, avvalendosi anche di un’intensa attività tecnica, riuscivano a ricostruire la rete di spacciatori che nel tempo avrebbero venduto marijuana al giovane ed ad altri soggetti del posto.
L’arresto Contestualmente i militari sono riusciti a porre fine all’escalation di comportamenti violenti commessi dal giovane a carico del quale, il 19 marzo scorso, i carabinieri di Serrata avevano dato esecuzione ad una misura di sicurezza detentiva, con collocamento in una comunità terapeutica riabilitativa, perché ritenuto responsabile dei reati di “maltrattamenti in famiglia, estorsione e lesioni aggravate”. I destinatari della misura cautelare degli arresti domiciliari, al termine degli adempimenti di rito, sono stati tradotti presso le rispettive abitazioni e posti a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa dell’interrogatorio di garanzia.