Nuovi attriti tra la Fondazione di Natuzza e il vescovo Luigi Renzo. L’ultimo capitolo di questa tormentata vicenda che dura ormai da mesi e che ruota intorno alle divergenze sorte sulla modifica dello statuto è la ratifica da parte dall’assemblea dei soci della fondazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime” delle nuove nomine dei componenti del consiglio d’ amministrazione e dei revisori dei conti. Scelte che sono ricadute – da parte dell’organo di governo rimasto in carica dopo le dimissioni a catena- su Pasquale Anastasi, Fortunato Fogliaro, Rosa De Franceschi, Laura Iona, Margherita Milardi, Maria Grazia Naccari e Vincenzo Trungadi (Cda); Vincenzo Gerace e Vincenzo Luberto e Sergio Zavaglia(revisori).
Avanti lo stesso. La riunione si è svolta egualmente nonostante la diffida dei giorni scorsi del vescovo che aveva definito “illegittima” la riunione. Il relativo decreto era stato fatto anche recapitare alla sede della fondazione con l’invito a pubblicizzarlo sul sito dello stesso ente morale con l’esortazione “in cristiana obbedienza a prenderlo nella dovuta canonica considerazione” e “qualora ciò non dovesse avvenire – aveva scritto Renzo – con evidente pubblico scandalo , mi vedrò costretto ad applicare in extrema ratio il can. 326,§1 da far valer anche agli effetti civili”. Nella stessa diffida il vescovo aveva scritto che “non è stata tenuta in alcuna considerazione la mia piena disponibilità riconfermata con lettera del 23 gennaio a continuare il dialogo con una delegazione” della Fondazione “al fine di addivenire a un concorde conclusione circa le richieste delle modifiche dello statuto vigente”, da me proposti ed approvate maggioranza dal CdA del 25 agosto 2017 e poi confermate il successivo 13 settembre”.
Assenti. Alla riunione non hanno, comunque, partecipato i due sacerdoti della fondazione: don Pasquale Barone e padre Michele Cordiano. Una scelta dettata, probabilmente, dalla necessità di non andare contro la disposizione del vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea.