Cultura & Spettacolo

La Bibbia ebraica potrebbe tornare in Calabria dove fu creata nel 1475 da ben Garton

Lo ha dichiarato alla radio francese “Radio Juive” Klaus Davi: “Ora è tutto nelle mani del presidente della Regione Mario Oliverio”

“La Bibbia ebraica, attualmente custodita presso la Biblioteca Palatina di Parma, potrebbe arrivare già a giugno in Calabria. È un’ipotesi sul tavolo che ora è nelle mani della Regione e del presidente Mario Gerardo Oliverio. Io ho fatto quello che potevo: ho contattato il MiBACT, segnalato la cosa al ministro Dario Franceschini, parlato col suo staff, parlato con i giornali israeliani e coinvolto le comunità Ebraiche non solo italiane nonché l’ambasciata israeliana. Ora sta alle istituzioni”.

Ritorno in Calabria Lo ha dichiarato Klaus Davi, intervistato dalla radio francese Radio Juive e indicato tra i fautori dell’iniziativa che potrebbe finalmente restituire ai calabresi, seppure per un periodo limitato, un gioiello artistico culturale di valore inestimabile creato a Reggio Calabria nel 1475 da un geniale stampatore reggino di nome Abraham ben Garton. “Tutto è molto rallentato anche dall’assenza di un assessore al turismo, dipartimento che fa capo al presidente della Regione. Per cui tutto ora dipende da lui”, aggiunge il massmediologo.

Ebraismo calabrese L’emittente francese ha ricordato come Klaus Davi abbia inoltre presentato all’ambasciatore israeliano Ofer Sachs un piano per il rilancio dell’ebraismo calabrese anche in chiave turistica: “Confermo, ma ora bisogna concretizzare. Non basta annunciare, va impostata l’operatività. Concretamente ci vuole un piano di marketing, indicare quale museo se ne farà carico, espletare la burocrazia, coinvolgere tutte le comunità ebraiche nel mondo e garantire che gli interessati possano arrivare in Calabria”, conclude Davi.