Cultura & Spettacolo

Il “vibonese” Fabrizio Moro trionfa al Festival di Sanremo in coppia con Ermal Meta

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I familiari del cantautore romano, all’anagrafe Fabrizio Mobrici, sono originari di Cessaniti e Briatico. Ha vinto la 68esima edizione con il brano “Non mi avete fatto niente”

Dal rischio esclusione al grande ed inaspettato trionfo. Ermal Meta e Fabrizio Moro vincono il 68/o festival di Sanremo precedendo nell’ordine Stato Sociale e Annalisa, rispettivamente secondi e terza classificati. Meta e Moro incassano anche il premio Tim Music assegnato alla canzone più ascoltata sulla app musicale TImusic.it.

Origini vibonesi. Fin qui la cronaca di un trionfo non proprio annunciato. Spulciando la biografia di uno dei vincitori, si scopre che Fabrizio Moro ha sangue vibonese. Il suo vero nome è infatti Fabrizio Mobrici ed i suoi familiari sono originari di San Cono, frazione di Cessaniti, e Sciconi, frazione di Briatico, piccoli centri della provincia di Vibo Valentia che stanotte salgono alla ribalta nazionale grazie al successo di un loro figlio illustre. Non proprio una scoperta visto che l’ormai quarantaseienne Fabrizio Moro, romano di nascita e d’adozione, non ha mai nascosto le sue origini calabresi per conto di papà e mamma. Un particolare che ricorda spesso con orgoglio, specie nelle tappe dei suoi numerosi concerti in Calabria. 

Da Sanremo a Sanremo. Undici anni fa vinse il premio “Giovani” proprio a Sanremo con la canzone “Pensa” che divenne un inno antimafia e quella notte dedicò il successo proprio a suo papà. Undici anni dopo un altro trionfo ed un’altra dedica: al figlio che ha chiamato Libero. (mi.fa.)

 

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