Cronaca

Gioia Tauro a “luci rosse”, al via il processo per favoreggiamento e sfruttamento prostituzione

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Alla sbarra i 5 imputati finiti nell’inchiesta coordinata dalla procura di Palmi e eseguita dai carabinieri denominata “Jonio-Tirreno sex”

È iniziato il processo nato dall’inchiesta denominata “Jonio-tirreno sex”, operazione coordinata dalla procura di Palmi contro lo sfruttamento della prostituzione a Gioia Tauro.

Gli imputati Alla sbarra i cinque imputati che hanno scelto di essere giudicati con il rito ordinario: Salvatore Bagalà, Salvatore Gerocarni, Lorenzo Antonio Lombardo, Emma Auciliadora Merino Vicente, Francesca Rosa Seminara. Due imputati, invece, sono stati ammessi al rito abbreviato, Noberto Duque Bedoya (latitante dal 9 gennaio 2016) e Fabio Lacapria. Per loro il processo davanti al gup di Palmi inizierà il 23 marzo prossimo.
Tutti sono accusati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. I fatti contestati risalgono al triennio che va dal 2013 al 2016.

L’inchiesta L’operazione di polizia è scattata il 25 ottobre 2016, quando i Carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Gioia Tauro e della Stazione Carabinieri di San Luca hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Palmi, su richiesta del sostituto procuratore della procura di Palmi Anna Pensabene, a carico dei 7 imputati, originarie di Gioia Tauro, dell’Ecuador (Merino Vicente) e della Colombia (Duque Bedoya), tutte ritenute responsabili di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e di gestione di case nelle quali si praticava la prostituzione. Nel corso dell’attività erano state denunciate altre quindici persone per gli stessi reati.

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