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Lamezia, cartellino rosso per bulli e bulle a scuola

Un fenomeno che si diffonde sempre più a macchia d’olio quello del bullismo e la necessità  di sensibilizzare ragazzi e famiglie

Un incontro su un tema che nella società odierna diviene sempre più dilagante. Prevarica, rende l’altro piu’ debole fisicamente e psicologicamente: Il bullismo , un problema sempre più frequente in tenera età. Nell’istituto comprensivo di Sant’Eufemia è stato organizzato un incontro al quale hanno partecipato l’On. Angela Napoli, la Dott.ssa Rita Tulelli, la Dott.ssa Anna Fazzari e la Dott.ssa Marisa Manzini.

Ad introdurre la mattinata la dirigente Fiorella Careri che ha esposto il tema raccomandando ai ragazzi attenzione. Relazioni volte a far comprendere ai ragazzi la necessità di denunciare il fenomeno. “Non solo bulli ma bulle, un fenomeno che interessa anche l’universo femminile. Spesso sono anche le ragazze che tendono a bullizzare.- dichiara Angela Napoli- Invadono, ledono i diritti e le libertà degli altri, questo è il fenomeno del bullismo.” Il rispetta e la libertà al centro del convegno, “Una personalità,quella del bullo, fragile e insicura” così come ha dichiarato Rita Tulelli che ha raccolto numerose storie di bullismo dalle quali è emerso un comune denominatore: la fragilità psicologica del bullo. “ La vittima non deve tacere perché non fa il bene di se stesso ne’ del bullo o bulla. Con il silenzio ci si lascia invadere dalla paura e dalla sopraffazione. È importante denunciare” dichiara Angela Napoli. Più volte, durante l’incontro, il bullismo è stato definito piaga e come essa dunque curabile. L’inizio di un percorso che nasce in tenera età con il bullismo e che da adulti porta ad intraprendere la strada mafiosa. “Quando ci si occupa di adulti si comprende l’importanza di dover partire dai ragazzi.- ha esordito Marisa Manzini- La vittima e il bullo hanno molti lati in comune entrambi sono fragili: la vittima possiede un’ autostima ridotta , il bullo è una persona che ha bisogno di dimostrare agli altri di essere più forte e quindi è fragile”. Un fenomeno di cui anche la medicina si occupa a livello multidisciplinare, cliniche che si occupano di curare sia vittime che bulli, partendo dai disturbi psicologici, annualmente circa 200 i ricoverati. Numeri importanti che fanno riflettere e che permettono di comprendere quanto sia necessario bloccare questo fenomeno.  (f.t)

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