Cronaca

Dirigente malmenato in una scuola del Reggino, la solidarietà dell’Anp

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Parole forti dell’Associazione nazionale presidi che ha espresso “sdegno e commozione” per quanto accaduto al collega nel centro di Bianco

Il presidente regionale per la Calabria dell’Associazione Nazionale Presidi, Pino Gelardi, con vibrata commozione e sdegno esprime la solidarietà e la vicinanza di tutti i soci dell’Anp regionale, provinciale e sua personale, al dirigente Sebastiano Natoli, per il vile atto perpetrato contro la sua persona all’interno della scuola di cui è preside.

“E’ un atto gravissimo che lascia sgomenti. L’Anp tutta è vicina al collega Natoli, ha dichiarato Gelardi. Ho subito informato il Presidente nazionale, Antonello Giannelli il quale mi ha delegato di rappresentare al collega dirigente Natoli, vittima di aggressione personale, il supporto ed il sostegno, a tutti i livelli, che l’Anp intende offrire.

“Non è e non sarà soltanto un forte sostegno morale della categoria che rappresentiamo. Offriremo appoggio legale e sostanziale se ne ricorreranno le condizioni,ha precisato Gelardi. Quando uno solo di noi è colpito così gravemente, il colpo è inferto a tutta la categoria, quotidianamente esposta alle più disparate evenienze che possono arrivare ad intaccare persino l’incolumità personale. E’ una categoria, quella dei dirigenti, non sempre compresa e valorizzata per tutto quello che quotidianamente si trova a fronteggiare, dalle responsabilità legali che incombono dietro ogni atto o procedura a quelle che si riflettono sulla persona fisica, emblema concreto dell’Istituzione scolastica contro cui i malintenzionati di turno, scaricano rabbia ed altri sentimenti malsani come quest’ultimo caso di cronaca dimostra. Eppure, continua Gelardi, facciamo slalom tra pastoie burocratiche e mille difficoltà organizzative per rendere efficiente ed efficace ogni aspetto della didattica e della gestione delle scuole di cui ci viene affidata la dirigenza, molto spesso tra l’indifferenza di tanti”.

“Guidiamo piccoli eserciti senza armi che non siano quelle che la cultura offre a sostegno della promozione umana e della formazione. Pertanto è facile colpire. Siamo un bersaglio che necessariamente si espone e si offre in quanto al pensiero ed al portato valoriale della cultura e della formazione non si possono frapporre barriere. Continueremo a batterci, come abbiamo già fatto,per ridare forza ad una categoria che fa da primum movens a tutto quanto orbita intorno ad ogni scuola”.

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