Il presidente del circolo cittadino invita gli amministratori a rivedere la programmazione e fa il punto su quello che non va nel servizio
“È un programma da rivedere quello della raccolta differenziata dei rifiuti che finora ha funzionato solo sulla carta. È necessario che l’assessore all’Ambiente e i responsabili della ditta che gestisce il servizio di rsu si mettano attorno ad un tavolo per calare lo stesso programma nella realtà in cui viviamo”. Caterina Macrì (presidente del circolo territoriale di Mns e componente dell’assemblea nazionale) va subito al dunque e riaccende i riflettori sul degrado causato dal mancato decollo della raccolta differenziata sul territorio.
Le carenze. A parere della presidente del circolo territoriale Mns ciò che manca è anche il servizio di spazzamento, riservato solo ad alcune zone. Il suggerimento è quello “di attuare, se non è previsto dal capitolato d’appalto, attraverso la collaborazione dei servizi sociali (vedi Reddito d’inclusione) dei progetti lavorativi per fasce deboli”. Altra questione paradossale è che “per gettare una carta in un cestino bisogna fare chilometri, infatti in tutto il territorio mancano cestini porta rifiuti (qualcuno si trova solo sul corso)”. L’augurio, quindi, è che “l’amministrazione comunale apra gli occhi e si renda conto che differenziare i rifiuti significa certamente risparmio, ma deve significare anche decoro, igiene e pulizia”.