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Provincia Vibo, ecco l’emendamento scaccia crisi. Niglia e Censore esultano

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La Finanziaria destina agli enti in dissesto o in pre-dissesto 90 milioni in tre anni. Rebus sui criteri di ripartizione dei fondi: la torta verrà redistribuita tra gli enti in difficoltà

di MIMMO FAMULARO

Dopo cinque anni di dissesto, vertenze continue, manifestazioni di proteste, la Provincia di Vibo Valentia vede la luce in fondo al tunnel della crisi. C’è un emendamento che infonde fiducia ed ottimismo. E’ l’emendamento numero 843 alla legge Finanziaria 2018-2020 presentato dal Governo e approvato dal Parlamento. Prevede un piano di 90 milioni di euro  in tre anni (30 milioni di euro all’anno) per andare incontro agli enti intermedi in dissesto o in pre-dissesto. In tutto sono quindici: i tre in dissesto (tra i quali figura Vibo) e i dodici in pre-dissesto. Somme che saranno disponibili già da febbraio e che serviranno non solo a pagare gli stipendi arretrati dei dipendenti ma rimettere in moto tutta l’attività della Provincia per garantire quindi i servizi essenziali. Risorse che si aggiungono ai 317 milioni di euro già stanziati per la viabilità e le scuole previsti da un altro emendamento alla finanziaria, il numero 838.

L’emendamento. L’articolo in questione che regala una boccata di ossigeno all’Amministrazione provinciale guidata da Andrea Niglia è il numero 843 che recita testualmente: “Alle province che, alla data del 30 novembre del 2017, hanno deliberato la procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, hanno presentato il piano di riequilibrio finanziario pluriennale o ne hanno conseguito l’approvazione, o risultano in dissesto, è attribuito, per ciascuno degli anni del triennio 2018-2020, un contributo nell’importo complessivo di 30 milioni di euro annui. Il contributo di cui al periodo precedente è ripartito, con decreto del Ministro dell’Interno, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, secondo i criteri e importi da definire su proposta, dell’Upi, previa intesa in sede di Conferenza Stato-città ed autonomie locali, da conseguire entro il 31 gennaio 2018. Qualora l’intesa non sia raggiunta, ovvero non sia stata presentata alcuna proposta, il decreto è comunque adottato, entro il 10 febbraio 2018, ripartendo il contributo stesso in proporzione alla spesa corrente per viabilità e scuole, come desunta dall’ultimo rendiconto approvato dalla provincia interessata”.

Rebus ripartizione. Il nodo ancora tutto da sciogliere riguarda la ripartizione dei fondi. La torta è succulenta ma rischia di non bastare per tutti. Se tra i criteri verranno infatti inserite la densità di popolazione e la superficie, la provincia di Vibo rischierebbe di ritrovarsi con le briciole, addirittura con poco meno di un milione di euro all’anno. Tra gli enti in dissesto o in pre-dissesto ci sono infatti anche Caserta e Salerno. Se il “gioco di squadra” (seguendo la metafora utilizzata in conferenza stampa dal presidente Andrea Niglia) ha portato ad un primo ed importante risultato, la partita è tutt’altro che chiusa e serviranno i tempi supplementari ed un supplemento di lavoro per evitare che i criteri di ripartizione penalizzino la piccola provincia vibonese. 

Niglia&Censore. Intanto l’emendamento in questione permetterà alla Provincia di Vibo Valentia di chiedere alla Cassa depositi e prestiti un mutuo fino a 10milioni di euro per coprire buona parte della massa debitoria con la quale bisogna sempre fare i conti. Intanto al terzo piano del palazzo della Provincia c’è aria di vittoria e l’emendamento che può dare una boccata d’ossigeno è stato illustrato in pompa magna con una trionfale conferenza stampa alla quale Andrea Niglia, ha preso parte anche Brunello Censore. Presidente e deputato erano seduti l’uno a fianco dell’altro. Un tempo avversari, ora alleati. Non solo nella “partita” per rimettere in moto la Provincia. “Da oggi – ha dichiarato Niglia – nasce una nuova Provincia. Questa Finanziaria da ossigeno affinché si possa ripartire e si possa dare dignità alle istituzioni e all’intero territorio provinciale. Abbiamo seguito questo emendamento dalla nascita fino alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e tutto ciò rappresenta una nuova partenza per la Provincia di Vibo Valentia”.

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