Nell’ultima edizione quest’anno screening gratuiti per 741 bambini
Proseguono gli screening oculistici promossi da Uici e Iapb nell’ambito del progetto “Occhio ai bambini” che in cinque anni ha consentito di effettuare oltre 6mila controlli.
Le campagne. Le cinque campagne di prevenzione effettuate nelle scuole dell’infanzia e primarie della provincia grazie all’iniziativa “Occhio ai bambini” avevano permesso di eseguire controlli su 3.907 allievi fino al 2016. Nell’anno in corso l’impegno Iapb ed dell’Uici si è raddoppiato, con altre due edizioni svolte, rispettivamente nei mesi di febbraio e novembre, ed altri 1.400 controlli eseguiti, che, spiegano dall’Unione ciechi di Vibo Valentia guidata dal presidente Rocco Deluca, “ci fanno oggi raggiungere quota 5.307. A tale somma vanno ancora aggiunti altri 490 screening effettuati negli ultimi due anni con piccole attività similari, organizzate anche solo su scala locale”.
I numeri. Grandi risultati, quindi, quelli raggiunti e, nell’insieme, alla data odierna, fanno sapere ancora dall’Uici, “sono 5.797 i controlli visivi effettuati, senza calcolare quanto fatto in singole iniziative di prevenzione tenute dal 2012 (anno di avvio di una nuova politica tesa alla “lotta ai problemi della vista”) fino al 2015. Senza bisticciare troppo con i numeri, possiamo certamente affermare di aver eseguito, complessivamente, oltre 6.000 controlli in cinque anni, per una media di circa 1.200 screening all’anno”.
L’ultima edizione. Parlando dell’ultima edizione di “Occhio ai bambini” (la settima della serie), che ha toccato sei comuni e dieci scuole del territorio vibonese, i dati sono decisamente buoni: è stato possibile visitare 741 bambini, rilevando 108 casi patologici – pari al 14,5%, percentuale di incidenza decisamente più bassa rispetto al 2016 quando ci si attestava ad una media del 20% circa. Analizzando i dati dei comuni più “allenati” nella prevenzione, “si rileva – spiegano – un ottimistico progressivo calo degli scolari con disturbi della vista, fatto che ribadisce l’importanza del lavoro svolto. Un ulteriore elemento di soddisfazione nasce da un interesse sempre maggiore rispetto all’argomento da parte delle istituzioni scolastiche e degli stessi enti comunali, questi ultimi sempre coinvolti al fine di sensibilizzare sul tema gli amministratori, che ora cominciano loro stessi a prenotare un intervento preventivo negli istituti di competenza”.