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Tari “gonfiata” a Catanzaro, il Codacons prepara class action per i rimborsi

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L’associazione dei consumatori presenta un esposto in Procura, diffida il Comune e prepara una vala di cause risarcitorie: “Si dovrà restituire ai cittadini fino all’ultimo euro”

Una valanga di cause risarcitorie sta per abbattersi sui Comuni, al punto che le casse delle Amministrazioni corrono rischi elevatissimi di default. Lo afferma il Codacons, che da lunedì si farà promotore di una azione risarcitoria collettiva contro i Comuni che hanno riscosso somme illecite attraverso la Tari.

Il “caso” Catanzaro. La questione è quella dell’errore commesso dalle amministrazioni comunali derivante dal conteggio sbagliato della quota variabile del tributo e che ha comportato prelievi decisamente superiori al dovuto. “Prendiamo atto come anche Catanzaro – sostiene Francesco Di Lieto del Codacons – faccia parte della mappa di una finanza creativa che ha portato addirittura alla triplicazione dei tributi locali, ovviamente, a danno dei cittadini. E non ci convincono le parziali ammissioni che provengono dal Comune di Catanzaro e che vorrebbero limitare la “truffa” ad appena 30 mila euro. Il Comune dovrà restituire non solo quanto preteso illegittimamente, ma anche gli interessi e le spese – continua Di Lieto – Intanto presenteremo un esposto alla Procura della Repubblica affinché proceda per il reato di truffa e appropriazione indebita, chiedendo al tempo stesso il sequestro cautelare delle somme incamerate dai Comuni negli ultimi 5 anni attraverso la Tari”.

“I furbetti della tariffa”. Per Di Lieto si tratta di una vera e propria truffa compiuta con “artifizi e raggiri”. E le somme incassate costituiscono il profitto di un reato sicchè quel denaro dev’essere sottratto alla disponibilità di chi quel reato lo ha commesso. “Non possiamo tollerare che il rimborso sia subordinato ad una richiesta, addirittura motivata da parte dei cittadini – prosegue Di Lieto – perchè così facendo i furbetti della tariffa potranno farla franca, sperando che l’inerzia della popolazione nel proporre istanze di rimborso, possa salvare le casse comunali. Pretendiamo che le somme non dovute siano restituite a tutti, a prescindere da una specifica richiesta”.

La diffida. Per questo motivo Il Codacons ha comunicato di aver diffidato il Comune di Catanzaro (prot. 104843 del 10 novembre 2017) ad adottare, immediatamente, provvedimenti in autotutela capaci di scongiurare benefici per chi si è macchiato di un vero e proprio abuso nei confronti dei cittadini. Il Codacons sollecita l’intervento della magistratura contabile “affinché tutti gli amministratori che hanno utilizzato infimi trucchetti per far cassa sulle spalle della popolazione siano chiamati a rispondere del grave danno erariale causato”.
Da lunedì inoltre un forum telefono messo a disposizione dal Codacons fornirà info e istruzioni agli utenti su come verificare eventuali errori sulle bolletta Tari e avviare le pratiche per la restituzione.

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