L’evento è stato organizzato dall’associazione culturale ViboInsieme, dal centro di Aggregazione sociale, dall’Asi e dal Convitto Filangieri
di AURORA LA ROCCA
Un popolo ha sempre bisogno di eroi,, nessuno può illudersi di potere farne a meno. Ancora oggi le gesta e i sacrifici di tanti giovani caduti nella Grande Guerra di inizio novecento possono essere di esempio per le giovani generazioni, ma anche simbolo della libertà conquistata. In poche parole questo il senso della relazione dello storico Saverio Di Bella, nella celebrazione per il centenario della morte di Nazzareno Cremona, caduto a Okroglo, sul Carso, il 27 agosto 1917.
Prima del convegno, sulla gradinata di ingresso del santuario di Santa Maria degli Angeli, si è svolta la cerimonia solenne di deposizione di una corona d’alloro alla statura dell’angelo sulla sinistra dell’edificio, dove è impresso il nome di Cremona. A deporre la corona sono stati i soci del Centro di Aggregazione Sociale, Fernando La Rocca e Aurelio Valenzise, al suono del silenzio, del giovane e bravo trombettista Franco Umberto, dopo la benedizione di don Enzo Varone, alla presenza di numerosi cittadini e autorità civili e militari.
A portare i saluti sono stati subito dopo il rettore Alberto Capria, la presidente di ViboInsieme Donatella Fazio, il vicepresidente della Provincia Alfredo Lo Bianco, gli assessori Katia Franzè e Silvia Riga, in rappresentanza del Comune. Moderatore e conduttore della serata è stato Michele La Rocca che in apertura ha sottolineato il grande lavoro di sinergia per questa celebrazione.
Con lo scultore Antonio La Gamba è stato presentato, quindi, il bozzetto del monumento a Nazzareno Cremona che dovrebbe essere collocato all’ingresso della villa comunale. In questo senso si è fatto appello all’amministrazione comunale e provinciale a sostenere questo progetto. Una serata per riflettere e per ricordare che non resterà unica, perchè il mondo e l’Italia, ed anche Vibo, hanno ancora bisogno di eroi e del loro esempio.