Il club rossoblù ha deciso di non attendere le motivazioni del Collegio di garanzia del Coni. Avanti per la propria strada e l’obiettivo è l’immediata riammissione in Serie C
di MIMMO FAMULARO
La Vibonese ha presentato ufficialmente il ricorso al Tar del Lazio chiedendo la sospensiva della sentenza emessa dal Collegio di garanzia del Coni lo scorso venerdì e, di conseguenza, l’immediata riammissione in Serie C in attesa di entrare nel merito della vicenda. Il ricorso è già stato notificato alle parti in causa: la Lega Pro e la Figc. Pippo Caffo è stato dunque di parola. Ha detto che non si sarebbe mai arreso e ha rilanciato preferendo non attendere neanche le motivazioni che il Coni avrebbe dovuto rendere note in questi giorni. Avanti dritti per la propria strada, fuori dalla giustizia sportiva. Ora la questione verrà affrontata dai giudici amministrativi, ma anche da quelli ordinari visto che è intenzione della Vibonese denunciare Gravina e la Lega Pro per “omissione d’atti d’ufficio”. Chi credeva che la partita fosse chiusa si deve quindi ricredere. La Vibonese ha aperto un nuovo tavolo e intende far valere tutti i suoi diritti. L’obiettivo è quello di tornare subito tra i professionisti facendo leva sulla sentenza della Corte federale d’appello, il massimo organico della giustizia federale e anche l’unico fin qui ad entrare nel merito della questione.