Molti gli avvocati che hanno preannunciato per i loro assistiti la richiesta di rito abbreviato. SI ritornerà domani nell’aula bunker di Catanzaro
di GABRIELLA PASSARIELLO
Due giorni di udienze, che si sono tenute ieri e oggi nell’aula bunker di Catanzaro, dedicate alla requisitoria dei magistrati della Dda di Catanzaro Alessandro Frontera e Vincenzo Luberto, al termine delle quali i pm hanno ribadito la richiesta di rinvio a giudizio per gli ottanta imputati coinvolti nel maxi-blitz antimafia “Frontiera” e “Cinque Lustri”. Il primo scattò il 19 luglio dello scorso anno e portò a 58 misure cautelari, il secondo risale al 19 gennaio scorso e rappresenta una prosecuzione dell’inchiesta contro capi e gregari del clan Muto. La Dda ha chiesto il processo per tutti gli imputati nonostante davanti al gup Carlo Saverio Ferraro molti avvocati hanno preannunciato la richiesta di rito alternativo per i loro assistiti. Le richieste di riti abbreviati verranno completate e formalizzate probabilmente già nell’udienza che si terrà domani quando, tra l’altro, avrranno inizio le arringhe difensive.
Le ipotesi di accusa. Gli imputati dovranno difendersi a vario titolo dalle accuse di associazione a delinquere di stampo mafioso a quella finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Estorsione tentata e consumata, rapina, usura, illecita concorrenza con violenza e minaccia, turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, corruzione e falso ideologico in atti pubblici.
“Frontiera”. Il maxi blitz “Frontiera” scattato il 19 luglio dell’anno scorso ha portato a 58 misure cautelari contro capi e gregari del clan Muto e alla contestuale esecuzione di un decreto di sequestro preventivo di beni mobili e immobili per un valore di 7 milioni di euro. Le indagini hanno avuto inizio da un troncone di inchiesta sull’omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco-pescatore di Pollica (Salerno) ucciso nel 2010. Indagini mirate ad accertare l’operatività nel Cilento e nel Vallo di Diano di articolazioni della cosca Muto di Cetraro attive nel settore del narcotraffico. L’attenzione si è focalizzata su Vito Gallo di Sala Consilina in storici rapporti con Francesco e Luigi Muto di Cetraro, nonché con Pietro Valente, rappresentante della ‘ndrina di Scalea, federata agli stessi Muto. Un’operazione che ha consentito di delineare l’operatività di un sodalizio mafioso facente capo a Francesco Muto, il “Re del pesce”, dedito principalmente al narcotraffico e allo sfruttamento di risorse sul territorio, con attività fittiziamente intestate ad una serie di prestanome con l’unico obiettivo di avere il controllo di importanti settori commerciali, primo fra tutti il mercato ittico.
“Cinque Lustri”. L’operazione risale al 19 gennaio scorso e rappresenta una prosecuzione di Frontiera contro capi e gregari del clan Muto. Un’ inchiesta scattata congiuntamente con un’altra importante indagine, questa volta della Dda di Reggio, nome in codice Cumbertazione, e ha portato in tutto all’esecuzione di 35 arresti e al sequestro preventivo di 54 imprese in tutta Italia. Nel lungo elenco delle società sequestrate figurano anche la “Bilotti parking Srl”, “Lorica ski”, “Aeroporto di Scalea” e un’impresa con sede a Serrastretta la “Condotte srl”. I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Cosenza hanno ricostruito le dinamiche, le relazioni e gli accordi con gli altri gruppi criminali operanti sul territorio calabrese. Solidi intrecci, attraverso cui dieci aziende riconducibili allo stesso imprenditore sono riuscite ad aggiudicarsi i più importanti appalti nella provincia di Cosenza nel triennio che va dal 2013 al 2015.
I cantieri interessati e sequestrati. La riqualificazione di piazza “Carlo Bilotti”, la realizzazione di un parcheggio con relativa gestione per 28 anni del parcheggio multipiano. E ancora la struttura polifunzionale ( compreso il museo) e del Mab; il Comprensorio sport-natura di Lorica, compresa la gestione per 25 anni; la riqualificazione delle aree prospicienti l’aviosuperficie di Scalea per la realizzazione di servizi turistici e della riduzione dell’impatto ambientale, nonché la relativa gestione per 25 anni. Cantieri sigillati dalla Dda di Catanzaro, che ha disposto anche provvedimenti cautelari reali a carico di dieci società coinvolte, dei relativi conti correnti, dei diversi beni ad esse intestate: 38 immobili (ville, box, locali commerciali), una struttura alberghiera, munita di 144 camere e con annessa spiaggia, piscina, ristorante e impianti sportivi, una discoteca, una sala slot e videolottery, cinque automezzi. Il tutto per un valore di oltre 10 milioni.
I nomi degli ottanta imputati
Antonio Abbruzzese, detto “Tonino Banana”, 42 anni, di Cosenza
Carlo Antonuccio, 37 anni, di Cetraro
Giuseppe Antonuccio, 25 anni, di Cetraro
Gianluca Arlia, 24 anni, di Paola
Salvatore Baldino, 56 anni, di Cosenza
Giorgio Ottavio Barbieri, 40 anni, di Roma
Francesca Barbieri, 44 anni, di Roma
Davide Bencardino, 46, Belvedere Marittimo
Pierpaolo Bilotta, 41 anni, di Praia a Mare
Giuseppe Nicola Bosco, 66 anni, di Ionadi
Gennaro Brescia, 53 anni, di Catanzaro
Agostino Bufanio, 44 anni di Cetraro
Giulio Caccamo, 42 anni, di Scalea
Giuseppe Calabria, 37 anni, di Paola
Pietro Calabria, 31 anni, di Paola
Vincenzo Campagna, 36 anni, di Praia a Mare
Giuseppe Candente, 39 anni, di Cetraro
Gianluca Caprino, 42 anni, di Cosenza
Gino Caroprese, detto lo “Sghincio”, di Scalea
Luca Carrozzini, 32 anni, di Scalea
Marco Carrozzini, 34 anni, di Scalea
Enzo Casale, 46 anni, di Sala Consilina
Angelo Casella, 69 anni, di Diamante
Angelo Chianello, 50 anni, di Paola
Simone Chiappetta, 42 anni, di Praia a Mare
Fedele Cipolla, 30 anni, di Cetraro
Franco Cipolla, 56 anni, detto “Tabacco”, di Cetraro
Angelina Corsanto, 74 anni, di Cetraro
Giuseppe Crusco, 45 anni, detto il “Nano”, di Cetraro
Alessandro De Pasquale, 36 anni, di Cetraro
Antonio Di Pietromica, 50 anni, detto “Tonino” di Belvedere Marittimo
Gianfranco Di Santo, 47 anni, detto “Pulicino”, di San Nicola Arcella
Giuseppe Natale Esposito, 64 anni, di San Mango D’Aquino
Gaetano Favaro, 32 anni di Belvedere Marittimo
Giuseppe Fiore, 44 anni, di Rose
Adolfo Foggetti, 32 anni, di Cosenza
Pier Matteo Forestiero, 43 anni, di Cosenza
Amedeo Fullin, 25 anni, di Praia a Mare
Antonietta Galliano, 54 anni, di Cetraro
Cono Gallo, 37 anni, di Sala Consilina
Vito Gallo, 61 anni, di Sala Consilina
Agostino Iacovo, 31 anni, di Cetraro
Emilio Iacovo, 54 anni, di Diamante
Maria Iacovo, 55 anni, di Diamante
Simone Iannotti, 34 anni, di Praia a Mare
Emanuel La Scaleia, 39 anni, detto “Bacheca” di Praia a Mare
Massimo Longo, 51 anni, di Genova
Guido Maccari, 35 anni, detto “Mazzaruni”, di Cetraro
Laura Maccari, 59 anni, di Cetraro
Alessandra Magnelli, 37 anni, di Cosenza
Antonio Mandaliti, 60 anni, di Diamante
Filippo Matellicani, 33 anni, di Tortora
Giuseppe Montemurro, 37 anni, di Cosenza
Francesco Muto, detto “Franco”, soprannominato “Il Re del pesce”, 77 anni, di Cosenza
Luigi Muto, 54 anni, di Acquappesa
Mara Muto, detto “Mary”, 44 anni, di Cetraro
Sandra Muto, 49 anni, di Belvedere Marittimo
Carmine Occhiuzzi, detto “Minuccio”, 64 anni, di Cetraro
Luca Occhiuzzi, 29 anni, di Cetraro
Andrea Orsino, 46 anni, di Cetraro
Alfredo Palermo, 34 anni, di Paola
Valentino Palermo, 27 anni, di Paola
Sara Pascariello, 22 anni, di Cetraro
Antonio Pignataro, detto “Cicchitella”, 54 anni, di Cetraro
Sabrina Silvana Raimondi,41 anni, di Rozzano (Milano
Maurizio Rango, 40 anni, di Cosenza
Vittorio Reale, 32 anni, di Leuzzi
Andrea Ricci, 32 anni, di Praia a Mare
Michele Rizzo, 54 anni, di Cosenza
Simona Maria Assunta Russo, 40 anni, di Scalea
Luigi Sarmiento detto “Gino Fish”, 50 anni, di Scalea
Giuseppe Scornaienchi, detto “Pino o Cunfiett”, 22 anni, di Cetraro
Salvatore Sinicropi, 40 anni, di Praia a Mare
Mariangela Tommaselli, 36 anni, di Cetraro
Rocco Eupremio Trazza 41 anni, di Belvedere Marittimo
Alexander Tufo, detto “Alex”, 31 anni, di Cetraro
Carmelo Valente,detto “Testa bianca” o “Ravanelli”
Luigino Valente, 35 anni, di Praia a Mare
Pietro Valente, 49 anni, di Belvedere Marittimo
Fabrizio Vitale, 40 anni, di Sala Consilina