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Un calabrese travolge l’Inter a San Siro. Pietro Iemmello “oscura” Berardi

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Il bomber catanzarese segna la doppietta che condanna i nerazzurri ad un'altra clamorosa sconfitta casalinga. Appena un anno fa giocava in Lega Pro a Foggia

di MIMMO FAMULARO

Ha debuttato in Serie A allo Juventus Stadium, ha realizzato il suo primo gol nella massima serie contro il Crotone e domenica scorsa ha segnato la rete numero mille della stagione 2016-2017. Tre momenti importanti cancellati da un'impresa inimmaginabile fino a qualche mese fa quando giocava sugli anonimi campi di Lega Pro. Pietro Iemmello, calabrese di Catanzaro, ha realizzato la sua prima doppietta in Serie A e lo ha fatto a San Siro schiantando l'Inter e trascinando al successo il suo Sassuolo, la squadra che il 31 agosto del 2016, nell'ultimo giorno di mercato, lo ha acquistato a titolo definitivo dallo Spezia alla cifra di 2,3 milioni di euro.

Luci a San Siro. Soldi ben spesi alla luce dalla doppietta rifilata oggi pomeriggio ai nerazzurri. Tutti i riflettori erano accesi su Domenico Berardi, ma a prendersi le luci della ribalta è stato dunque un altro calabrese, meno noto e meno celebrato, Pietro Iemmello da Catanzaro Lido. E' da qui infatti che è partita la sua scalata alla Serie A. Aveva sei anni e il gol già nel sangue. A 14 anni fu notato da un osservatore che lo segnalò alla Fiorentina così nel 2011 Iemmello lasciò la Calabria per trasferirsi nel florido vivaio viola. Cinque anni di successi e soddisfazioni con uno scudetto Allievi e una Coppa Italia Primavera messi in bacheca. 

Scalata a suon di gol. La gavetta nel calcio dei grandi iniziò da Vercelli dove Iemmello arrivò in prestito biennale. Giocò 60 partite segnando 13 gol, venne riscattato per la modica cifra di 200 mila euro e rivenduto a 250 mila euro allo Spezia, quindi sballottato in prestito da una parte all'altra dello stivale italiano: Novara, Vercelli e, ancora, Foggia in Lega Pro. Allo Zaccheria trovò la definitiva consacrazione diventando bomber vero. De Zerbi lo mise al centro del suo progetto e Pietro rispose con 16 gol in 35 partite. L'anno dopo tornò a Spezia e andò in prestito a Lanciano in Serie B. Il feeling con il campionato cadetto stentò a nascere e così rientrò a Foggia in Lega Pro. Altra strepitosa stagione con finale playoff persa a Pisa e promozione fallita all'ultima curva. Il nome di Iemmello finì però sul taccuino di molti osservatori. Il Sassuolo fu il club di Serie A che scommise per primo su di lui e dal passato si arriva al presente. Milano, San Siro, Inter, doppietta e successo storico. Iemmello "oscura" Berardi e a venticinque anni conferma di essere un bomber di razza. Anche in Serie A.

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