L'attività del Reparto operativo aeronavale della Guardia di Finanza: dalla lotta all'evasione alle truffe all'Unione Europea fino al contrasto all'immigrazione clandestina
Quasi trecento missioni aree (per un totale di 336 ore di volo); oltre 1200 quelle navali (per 6.524 ore di navigazione di cui) di cui 78 nell’ambito dell’Operazione “Triton”, sotto l’egida dell’Agenzia Europea Frontex; e 20 a tutela della Zona di Protezione Ecologica, nell’ambito della Convenzione stipulata con il Ministero dell’Ambiente. È questo il bilancio delle attività svolte nel 2016 dalla sede di Vibo Valentia del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza, che ha competenza su tutta la Regione con funzioni di polizia economico-finanziaria in mare e lungo la fascia costiera. Attraverso le sue unità navali e gli elicotteri (in dotazione ai suoi sei dipendenti reparti), il Roan per contrastare ogni tipo di traffico illecito svolge una costante sorveglianza del mare territoriale e delle acque internazionali difronte alla Calabria, un’area composta da oltre 700 km di litorale.
La spesa pubblica. Nell’ambito delle azioni tese a tutelare il settore della spesa pubblica dello Stato, particolare importanza rivestono i controlli ai finanziamenti per la Politica Agricola Comune e la Politica Comune della Pesca dove determinanti sono le competenze, la professionalità ed i poteri specifici del personale della Guardia di Finanza. Nell’ambito delle erogazioni del “Fondo Europeo per la Pesca” sono stati effettuati 13 controlli in tutta la regione, su un ammontare di finanziamenti complessivamente pari ad oltre 1,9 milioni di euro. Sono così emerse diverse irregolarità da parte di alcune imprese che hanno consentito, oltre al recupero dei finanziamenti percepiti irregolarmente per un ammontare oltre 422 mila euro, l’accertamento di gravi violazioni penali come l’abuso d’ufficio e la fatturazione per operazioni inesistenti, volte ad ottenere rimborsi indebiti a scapito di altre imprese che avrebbero potuto impiegare un tale sussidio per sviluppare ed ampliare le proprie attività produttive, favorendo così l’occupazione e il rilancio dell’economia locale.
Contrasto all’immigrazione e soccorso in mare. Dal 2011 il Reparto Operativo Aeronavale di Vibo Valentia, in attuazione del “Piano di coordinamento antimmigrazione clandestina per la Regione Calabria”, a cui partecipano le altre Forze di Polizia e Corpi dello Stato ed approvato dalla Prefettura di Catanzaro, pianifica e coordina un dispositivo di vigilanza regionale aereo, navale e terrestre interforze, attivo ogni giorno e finalizzato a prevenire e contrastare l’immigrazione irregolare entro le 24 miglia dalla costa. Nel 2016, nell’area jonica calabrese, si è assistito ad un incremento dei traffici di migranti provenienti dalla Turchia e dal Medio Oriente cui è corrisposto un incremento del dispositivo di vigilanza regionale in stretto coordinamento con quello dell’Agenzia Frontex. Il valore aggiunto offerto dal personale del servizio aeronavale della Guardia di Finanza è costituito dalla possibilità di far seguire ad una prima fase di intercettazione e messa in sicurezza del mezzo navale impiegato nel traffico e dei suoi occupanti, un’attività più tipicamente di polizia, volta all’individuazione dei membri di equipaggio responsabili, i cosiddetti scafisti, cui conseguono indagini più mirate, di carattere molto tecnico, volte a comprendere se tali individui fanno capo ad una più ampia e sistematica impresa criminale. Sono stati, così, oltre 28 mila i migranti soccorsi o giunti in Calabria per un totale di 74 eventi migratori di cui: 26.794 i migranti soccorsi davanti alle coste libiche, per 54 eventi migratori, giunti a bordo di navi provenienti dal Canale di Sicilia approdate nei porti calabresi e ivi destinate in base alle decisioni prese dal Ministero dell’Interno. Allo sbarco dei migranti nei porti designati, i militari dei Reparti Navali hanno, insieme ad altre forze di polizia, eseguito attività di polizia giudiziaria conclusesi complessivamente con l’individuazione di 19 scafisti. Oltre 1800 invece i migranti giunti in Calabria e provenienti dalle aree Balcaniche, Anatoliche e dell’Africa Medio Orientale, per un totale di 20 eventi migratori di cui: 7 eseguiti esclusivamente dalla Guardia di Finanza e che hanno portato all’individuazione di 13 scafisti e al sequestro di 4 imbarcazioni; 13 eseguiti insieme alle altre Forze di Polizia che hanno portato all’individuazione di 15 scafisti e al sequestro di 4 imbarcazioni.
Attività in materia di tutela dell’ambiente. La componente aeronavale ha operato anche nell’attività di tutela del territorio e dell’ambiente, con il sequestro di due aree di terreno (pari complessivamente a circa 1.070 metri quadrati) e la denuncia di 8 responsabili per abbandono incontrollato di rifiuti.