Cultura & Spettacolo

La Saint Michel di Gioia Tauro incontra il rettore dell’Accademia Bonifaciana

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Un momento di grande condivisione e di riflessione tra il presidente della società calcistica don Gaudioso Mercuri e il postulatore incaricato per istruire le cause dei Santi

“E’ una grazia ed un onore per noi aver potuto ospitare un illustre personaggio come Sante De Angelis che oltre ad essere rettore dell’Accademia Bonifaciana di Anagni, riveste anche un altro importantissimo incarico, quello di postulatore incaricato per istruire le cause dei Santi” . Don Gaudioso Mercuri, presidente della Asd Saint Michel e direttore del Centro diocesano vocazioni ha ringraziato De Angelis per la testimonianza di vita e per il sostegno che ha inteso donare alla squadra e ai dirigenti, quando ieri di ritorno dalla Sicilia ha deciso di incontrare i giocatori, che alla guida del loro presidente, non si stancano mai di portare avanti quei valori umani e cristiani di cui intende farsi portavoce per quanti “forse hanno perso la speranza di vedere un cambiamento nella propria terra”. Un momento di gioia quello vissuto con il rettore Sante De Angelis, condiviso anche da alcuni rappresentanti del Centro diocesano vocazioni. Una serata, che avuto inizio con un momento di preghiera , in cui don Gaudioso ha ringraziato il Signore per la presenza tra loro del rettore che si è reso testimone di quelle doti culturali, umane e spirituali che lo contraddistinguono. E non è la prima volta che la Saint Michel incontra De Angelis. Lo scorso 3 dicembre, infatti, in occasione della consegna del prestigioso premio Bonifacio VIII al vescovo di Oppido Mamertina- Palmi Francesco Milito e a don Gaudioso Mercuri, già nominato a giugno del 2016 anche assistente spirituale dell’Accademia, De Angelis aveva incontrato alcuni ragazzi e dirigenti della squadra.

Il Premio Bonifacio VIII. Il Premio viene consegnato a personalità del mondo della Chiesa, della diplomazia, delle istituzioni civili, politiche e militari che si sono distinte nell’ambito della cultura della pace e fu sua Santità Giovanni Paolo II a riceverlo per primo nell’ottobre del 2003, in qualità di artefice ed araldo della pace nel mondo. “Il premio Bonifacio VIII, nazionale ed internazionale -ha spiegato De Angelis – nasce esattamente nel 2003 in occasione dei 700 anni dalla morte di Bonifacio VIII, in concomitanza con la nascita dell’Accademia Bonifaciana voluta proprio per tenere viva la memoria di questo grande Papa che fa onore alla Chiesa e alla città di Anagni. Bonifacio VIII  è stato il Papa del primo Giubileo della storia della Chiesa stabilendo, con la sua bolla Antiquorum habet fida relatio del 27 febbraio del 1300, che ogni cento anni si celebrasse un anno Santo”. Ed è stato anche il Papa che ha ricevuto un oltraggio e dall’oltraggio poi il perdono, il famoso “Schiaffo di Anagni” avvenuto il 7 settembre del 1303 quando, i congiurati guidati da Sciarra Colonna e Guglielmo di Nogaret penetrarono nella città con l’intento di costringere il Papa alle dimissioni che avendo rifiutato coraggiosamente, avrebbe fatto scaturire la violenta reazione di Sciarra Colonna che passò poi alla storia. Il rettore ha raccontato con minuzia di particolari la grande storia di questo pontefice che lo ha visto anche protagonista della Divina Commedia dantesca in cui il poeta, ritenendolo in qualche modo responsabile delle ripercussioni che dovette subire conseguentemente alle lotte tra Guelfi e Ghibellini, lo collocò nell’inferno nella bolgia dei simoniaci. Ma Bonifacio VIII è stato anche il Papa che ha istituito l’Università di Roma “ La Sapienza”.

La condivisione. Momenti di convivialità quelli trascorsi, ma anche momenti di riflessione e di confronto. De Angelis ha inoltre condiviso insieme ai presenti le innumerevoli e nobili attività dell’Accademia Bonifaciana impegnata ad ampio raggio in numerose iniziative umanitarie a livello nazionale ed internazionale e il racconto della visita del rettore ad un orfanotrofio in Kosovo in cui si trovano tutti quei bambini orfani e vittime della guerra, nei cui occhi si legge tanta sofferenza, ha commosso i ragazzi presenti. Don Gaudioso ha chiesto a due rappresentanti della Saint Michel e del Cdv di illustrare brevemente le iniziative e le attività svolte in concreto con umiltà e impegno e il rettore ha espresso grande ammirazione per l’operato di don Gaudioso sia come presidente della Saint Michel che come direttore del Cdv, manifestando a lui ed ai ragazzi l’appoggio ed il sostegno dell’Accademia, con la promessa di rendere partecipi la squadra ed il Centro diocesano vocazioni rispetto alle prossime iniziative in itinere. Ha proposto, inoltre un possibile gemellaggio con la città di Betlemme, dove a breve De Angelis incontrerà il sindaco, che è una donna, la prima donna sindaco di Betlemme. A dicembre l’Accademia Bonifaciana aveva conferito il titolo di Accademico di Ufficio ai componenti della squadra, presenti all’evento, per l’impegno profuso ed il contributo per la realizzazione degli ideali e degli scopi e per i valori richiamati e le finalità perseguite dall’Accademia. De Angelis ha promesso questo titolo anche a tutti gli altri componenti della squadra.

Il servizio. Il rettore ha rimarcato l’importanza e la necessità del servizio della Pastorale vocazionale, della preghiera per le vocazioni che va a sostegno di tutte le vocazioni presenti nella vita ed alle quali Dio chiama ognuno di noi ed ha rivolto un caro pensiero anche nei confronti del vescovo per il quale ha raccomandato grande vicinanza e sostegno per la sua opera come pastore della diocesi. Ai ringraziamenti di don Gaudioso si sono uniti quelli del mister D’Agostino, del portiere della squadra e di tutti collaboratori presenti della Saint Michel e del Cdv che riconoscendo nell’Accademia e nel Premio Bonifacio VIII una vetrina eccezionale, un veicolo straordinario di promozione delle tante belle realtà presenti nel mondo, “sono onorati per averne potuto far parte e per aver potuto ospitare un personaggio tanto illustre ma che si è dimostrato prima di tutto un grande amico. Cultura intrisa di valori, fratellanza, sostegno ed unità è stato ciò che da questo gioioso incontro ci portiamo nel cuore- ha affermato l’equipe della Saint Michel- auspicando che questo possa essere il primo di tanti altri momenti insieme. Grazie dottor De Angelis”.