Cronaca

Lamezia, la Deca non ci sta: “il depuratore funziona. Dati Arpacal fuorvianti”

La Deca la società che gestisce la piattaforma depurativa di Lamezia Terme risponde all’Arpacal con una serie di precisazioni a seguito dell’accertamento eseguito la scorsa settimana. Contestate sia le metodiche di campionamento adottate nell’occasione e sia le circostanze contingenti in cui è avvenuto il controllo dal quale sarebbero emerse presunte non conformità relativamente a due parametri, su un totale superiore a 30.

Depurazione nel Catanzarese, dati Arpacal: 17 impianti non conformi (TABELLA)

“In particolare, a suo tempo, è stato posto in evidenza, tra le altre cose, l’inattendibilità – si legge in una nota dell’ufficio stampa della Deca – di esiti derivanti da prove eseguite anche su campioni prelevati con modalità istantanea (modalità non prevista per la verifica della conformità degli scarichi degli impianti che trattano acque reflue urbane). Altro aspetto che ci preme evidenziare è che, a seguito del predetto accertamento, alla società di gestione non è stata irrogata alcuna sanzione. Ci preme altresì evidenziare che in tutti i precedenti controlli eseguiti sull’impianto a decorrere dall’anno 2010 (inizio gestione DECA) non è stato mai riscontrato alcun tipo di non conformità. A riprova di ciò si allega copia delle considerazioni conclusive prodotte dalla stessa ARPACAL a seguito del controllo dalla stessa eseguito in data 13 maggio 2015, da cui emerge il corretto funzionamento dell’impianto”.

Riassumendo, secondo quanto sostiene la Deca, nel biennio 2015/2016 sono stati effettuati due accertamenti nella piattaforma depurativa di Lamezia Terme. “Il primo, eseguito in data 13 maggio 2015, ha attestato la piena funzionalità dell’impianto, il secondo, eseguito in data 24 febbraio 2016 è stato da noi contestato in maniera motivata e, pertanto, lo stesso non ha prodotto alcuna sanzione a nostro carico. Pubblicare in maniera indiscriminata (e parziale) dati relativi ad esiti contestati è fuorviante nei confronti della pubblica opinione. Si produce il solo risultato di fornire una rappresentazione non corretta ai cittadini, rappresentazione che risulta assolutamente non veritiera, nel contesto di un lavoro preciso, puntuale e pienamente rispettoso della legge”.

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