Cultura & Spettacolo

Certamen vibonense, latinisti in erba si “sfidano” al liceo classico “Morelli”

certamen-2.jpg

Rappresentati quindici licei situati in otto diverse regioni. Tra questi alcuni molto prestigiosi nella manifestazione giunta alla VI edizione

E’ ormai divenuta una consuetudine che consente al liceo classico M. Morelli di riannodare i fili  della tradizione, attraverso un concorso che valorizzi le eccellenze di ogni angolo d’Italia. La VI edizione del Certamen classicum vibonese dedicato a Carlo Diano prenderà il via il prossimo 9 marzo. E si protrarrà come di consuetudine nell’arco di tre giorni che si concluderanno sabato 11 marzo con la premiazione dei premi tre classificati.

La mappa. Vi parteciperanno 24 studenti provenienti da 15 licei distribuiti a macchia di leopardo in ogni angolo della penisola: dal Cavour di Torino, al “Beccaria” di Milano, fino al liceo La Farina di Messina ed al Maurolico di Messina, passando per il Mamiani di Roma, per il Vittorio Emanuele II di Napoli, il Plinio Seniore di Castellammare di Stabia, per il “Fiorentino” di Lamezia Terme  e per i licei di Villa San Giovanni e Reggio Calabria. Latinisti in erba, in arrivo anche da Sant’Agata di Militello, da Assisi e da Bassano del Grappa. Ad accoglierli sarà la prof.ssa Maria Carmela Galati, docente di lettere del “Morelli, referente di un evento finalizzato “alla valorizzazione delle eccellenze”.

Il testo. La prova consisterà nella traduzione  e nell’interpretazione mediante un commento di carattere filologico, storico e letterario, di un brano tratto dalle Epistulae Morales ad Lucilium di Seneca. La disamina degli elaborati sarà affidata ad una commissione composta dall’ispettore dell’Usr Maurizio Piscitelli, dal filologo Giacinto Namia e dalle ex docenti del liceo Morelli Marisa Francolino, Lionella Morano e Carmelina Pagano. Si tratterà di “un’occasione importante – ha asserito nell’annunciare il certamen il d.s. Raffaele Suppa – per ricordare che la nostra provincia è cultura, arte e valorizzazione delle nostre radici e della nostra storia”. 

Più informazioni