Blitz dei carabinieri a Catanzaro: sedici di loro sono in carcere, quattro ai domiciliari e cinque indagati a piede libero
di GABRIELLA PASSARIELLO
Un’organizzazione ben collaudata, il cui unico intento sarebbe stato quello di rubare le auto per ridarle ai legittimi proprietari dietro il pagamento di una somma di denaro. Un’estorsione che non è riuscita ai venti cautelati, bloccati dai carabinieri che nel giro di poco tempo, sono riusciti a ritrovare le macchine e a restituirle agli aventi diritto. “Queste somme non servivano solo per sostentare questi soggetti- ha affermato il procuratore aggiunto Giovanni Bombardieri durante la conferenza stampa che si è tenuta in Procura, alla presenza del procuratore capo Nicola Gratteri, del comandante del reparto operativo provinciale di Catanzaro, il tenente colonnello Alceo Greco, del colonello Marco Pecci comandante provinciale di Catanzaro e del comandante della Compagnia di Soverato Gerardo De Siena – ma dovevano essere reinvestiti per l’acquisto di sostanze stupefacenti”.
“Safety Car”, smantellata banda furti auto nel Catanzarese. Venti arresti (NOMI-VIDEO)
L’inchiesta. Circa una cinquantina i furti di macchine, trentotto delle quali restituiti ai legittimi proprietari. Ad incastrare la banda delle auto le immagini degli indagati impresse nei sistemi di videosorveglianza, che documentano in modo dettagliato gli appostamenti e il cambio dei ruoli all’interno dell’organizzazione criminale. Un’indagine nata dalla denuncia di due cittadini del comune di Gasperina e che si è allargata a macchia d’olio in tutto il Catanzarese, fino a portare nelle prime ore dell’alba di stamattina all’arresto di venti persone, in esecuzione di un’ordinanza cautelare firmata dal gip Giulio De Gregorio, su richiesta del sostituto procuratore Graziella Viscomi. Sedici vanno in carcere, quattro ai domiciliari e cinque sono gli indagati a piede libero. “Abbiamo ridato una certa sicurezza ai cittadini catanzaresi- ha aggiunto Gratteri- stroncando quell’escalation criminale che aveva caratterizzato il territorio più di un anno fa”.
La misura cautelare in carcere. E’ stata disposta a carico di Armando Abruzzese, Franco Abbruzzese, Armidio Bevilacqua, Fabio Bevilacqua, Franco Bevilacqua Luciano Bevilacqua, Vittorio Froio, Santo Mirarchi, Cosimo Damiano Passalacqua, Francesco Passalacqua, Leonardo Passalacqua, Giuseppe Rotundo, Alfonso Russo, Luciano Russo, Andrea Veneziano e Daniele Veneziano
Agli arresti domiciliari. Vanno Damiano Berlingieri, Fabio Bevacqua, Luca Bevacqua, Pasquale Rotundo.
I cinque indagati a piede libero. Si tratta di Orlanda Pereloque Vecceloque, Diana Zaharia, Alessandra Voci, Sonia Passalacqua e Lucia Passalacqua
Gli indagati, sono assistiti tra gli altri dagli avvocati Mary Aiello, Nicola Tavano, Alessio Spadafora e Piero Chiodo.
