L’ora X è scattata a mezzogiorno in punto. Il maxi-ordigno della Seconda guerra mondiale rinvenuto nel Vibonese è stato fatto brillare in tutta sicurezza. Cessato l’allarme
Pericolo cessato e allarme rientrato nella zona dell’Angitola, nel Vibonese. La bomba, residuato bellico della Seconda guerra mondiale, è stata fatta brillare a mezzogiorno in punto. Hanno curato tutto nei minimi particolari i militari dell’esercito. Prima hanno messo in sicurezza tutta la zona “sensibile” per il passaggio delle condutture del gas e dei tralicci dell’alta tensione. Quindi hanno provveduto a rafforzare gli argini della Diga e far sgomberare l’intera area entro un raggio di 1200 metri. Nessun aspetto è stato sottovalutato e tutto è filato liscio. Il boato si è sentito ma è stato attutito dalla terra con la quale la bomba è stata ricoperta. Gli artificieri della distaccata Compagnia Guastatori di Castrovillari dell ’11° Reggimento Genio Guastatori di Foggia hanno fatto brillare sul luogo del ritrovamento la bomba d’aereo inesplosa rinvenuta a seguito di uno smottamento del terreno nei pressi della diga dell’Angitola, nel comune di Maierato.
Che bomba. L’ordigno di fabbricazione inglese sin dal suo ritrovamento, potenzialmente pericolosa a causa della sua stabilità resa precaria dall’innesco a lungo ritardo chimico e da un dispositivo anti rimozione. Per tale ragione si sono dovute attendere 144 ore dal suo ritrovamento per evitare rischi di un’esplosione automatica ed è stata necessaria un’ordinanza di sgombero da parte della Prefettura di Vibo Valentia in un raggio di 500 metri dal luogo del ritrovamento. Lo sgombero ha riguardato in particolare due aziende agricole, un tratto della ex statale 110 e lo stabilimento di produzione della Callipo Conserve Alimentari, specializzata nella conservazione del tonno.
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