Cronaca

Sistema Rende, l’ex consigliere regionale Mirabelli opta per l’abbreviato

rosario-mirabelli-2.jpg

Altre due le richieste di rito alternativo nell’ambito dell’inchiesta su presunti intrecci tra politici ed esponenti del clan Lanzino – Ruà

di GABRIELLA PASSARIELLO

Tre le richieste di abbreviato per i dieci imputati coinvolti nell’inchiesta della Dda di Catanzaro, nome in codice “Sistema Rende” su presunti intrecci tra politici ed esponenti del clan Lanzino Ruà. Gli avvocati Giovanni Merante (su delega del legale Giancarlo Pittelli) per l’ex consigliere regionale Rosario Mirabelli, Giuseppe Manna per Marco Paolo Lento e Luigi Gullo per Francesco Patitucci hanno chiesto il rito alternativo davanti al gup distrettuale Pietro Carè. I difensori di Sandro Principe ex sindaco di Rende e già sottosegretario al Lavoro, dell’ex primo cittadino Umberto Bernaudo, degli ex assessori comunali Pietro Ruffolo e Giuseppe Gagliardi del Pd e di Adolfo D’Ambrosio, Michele Di Puppo, e Umberto di Puppo si sono riservati per decidere se fare richiesta o meno di rito abbreviato alla prossima udienza.

Le ipotesi di accusa. Principe, Bernaudo e Ruffolo si sarebbero accordati con gli uomini della cosca. Un patto che avrebbe previsto il procacciamento di voti, l’impegno elettorale e la propaganda in cambio di condotte amministrative di favore, che si sarebbero reiterate per un decennio dal 1999 al 2011. Ma i tre politici devono rispondere anche di concorso esterno in associazione mafiosa. Avrebbero agevolato la cosca per ottenere in cambio di voti durante le elezioni comunali,  le provinciali del 2009 e  le regionali del 2010. Principe, tra l’altro, avrebbe sollecitato in accordo con Bernaudo, l’assunzione del capo clan Ettore Lanzino nella cooperativa Rende. L’ex consigliere regionale Mirabelli è accusato di aver promesso, attraverso Lento, assunzioni in aziende private di soggetti vicini a Di Puppo in cambio del suo impegno regionale. A Gagliardi sono invece contestate le violazioni delle norme elettorali e la corruzione per aver favorito Adolfo D’Ambrosio nella gestione del bar Colibrì di proprietà comunale. Si ritornerà in aula il prossimo 12 maggio.