Cronaca

Operazione “Buena Ventura”: oltre 35 chili di cocaina nascosti tra pesci e frutta (VIDEO)

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Le indagini hanno sventato l’importazione della droga. Nella Locride i presunti trafficanti calabresi avevano allestito un esercizio commerciale per la rivendita di pesci surgelati

Le indagini contro il narcotraffico condotte dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria e sfociate nell’operazione “Buena Ventura” hanno svelato le dinamiche di rilevanti traffici di cocaina tra la Colombia e la Calabria, con il coinvolgimento di soggetti legati ai narcos del Sud America.

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L’asse della droga. L’indagine è il frutto di un lavoro, avviato dagli inquirenti di Reggio Calabria nell’ambito dell’azione di contrasto al traffico internazionale di sostanze stupefacenti che rappresenta – com’è noto – la prima fonte di ricchezza della ‘ndrangheta. Nel corso delle investigazioni in Italia, in Colombia, Perù, Repubblica Domenica e Spagna sono stati impiegati investigatori esperti nel contrasto al traffico internazionale di sostanze stupefacenti che hanno permesso il sequestro in Italia e in Spagna di consistenti quantitativi di cocaina.

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Business fallito. I sequestri di sostanza stupefacente sono stati effettuati nel corso di specifiche operazioni antidroga condotte in provincia di Reggio Calabria e presso l’aeroporto Barajas di Madrid da parte delle rispettive forze di polizia (Polizia di Stato Italiana e Cuerpo National de Polizia – Comisaria General de Policia Judicial – U.D.Y.C.O. Central). Le indagini hanno permesso di sventare l’importazione di oltre 35 chili di cocaina, organizzata fra la Colombia e la Calabria. La droga sarebbe giunta in Italia nascosta in un container di frutta o pesce surgelato. Per questo fine, alcuni trafficanti calabresi avevano allestito nella Locride un esercizio commerciale per la rivendita di pesci surgelati provenienti dal Sudamericano.

DrogaIl precedente. Era il 2014, quando la Polizia italiana (Squadra Mobile di Reggio Calabria e Servizio Centrale Operativo) e Fbi dopo due anni di indagini erano riusciti a disarticolare il “ponte” fra la Calabria e gli Stati Uniti realizzato da un sodalizio transnazionale dedito al traffico di stupefacenti e al riciclaggio di denaro. I cartelli calabresi avevano pianificato e realizzato l’acquisto di una consistente di partita di cocaina che doveva giungere da New York al porto di Gioia Tauro. Nel 2015 – in due distinte fasi – gli stessi investigatori della Polizia di Stato e agenti delle agenzie federali americane del Federal Bureau of Investigation (Fbi) e dell’Homeland Security, nel corso della congiunta operazione Columbus (maggio 2015), disarticolavano in Calabria e a New York un sodalizio criminoso con proiezioni transnazionali, dedito ai traffici internazionali di sostanze stupefacenti tra gli Stati Uniti d’America e la Calabria. Dopo appena 5 mesi (ottobre 2015) i poliziotti italiani con agenti costaricensi del O.I.J. (Organismo de investigacion Judicial) e squadre miste e congiunte della Polizia di Stato (Servizio Centrale Operativo – Squadra Mobile di Reggio Calabria), di Fbi, Homeland Security e Interpol, arrestavano i componenti di un sodalizio criminoso operante in Costarica nel traffico internazionale di droga in sinergia con alcune articolazioni della ‘ndrangheta ionico-reggina. Le attivita’ investigative consentivano di ricostruire l’organigramma del sodalizio, la struttura organizzativa, le condotte transnazionali e le rotte del narco-traffico e di qualificare i rapporti fra esponenti della ‘ndrangheta e trafficanti attivi nel Centro – America, in contatto con narcos colombiani. L’odierna operazione – Buena ventura – dimostra la forza e la capacita’ dei cartelli calabresi nello stringere accordi con i narcos colombiani al fine di importare dal Paese sudamericano in Calabria ingenti partite di cocaina destinata alle piazze di spaccio di diverse province italiane e in Europa. L’indagine della Direzione distrettuale antimafia e della polizia di Stato di Reggio Calabria conferma il ruolo autoritario e di leadership delle famiglie della ‘ndrangheta nella gestione del traffico internazionale di sostanze stupefacenti.