Politica

Sant’Onofrio, l’opposizione: “Manca in Consiglio l’agibilità democratica”

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Lamentata una chiusura della maggioranza che non ha proceduto alla nomina del vicepresidente dell’assemblea. Nel mirino la nomina di Ciancio a capo della Commissione per la modifica dei regolamenti

“La preparazione e la gestione delle sedute del Consiglio comunale non garantiscono compiutamente i diritti della minoranza”. Non ci sta il gruppo di opposizione al Comune di Sant’Onofrio che indirizza strali pesanti all’indirizzo del primo cittadino Onofrio Maragò e della sua maggioranza. Parlano di “scarsa agibilità democratica all’interno del civico consesso” Salvatore Bulzomì e Onofrio Arcella con chiaro riferimento alla maggioranza che sostiene l’esecutivo cittadino.

bulzomiEntrambi gli esponenti della minoranza evidenziano “il sistematico svilimento del ruolo della conferenza dei capigruppo da parte della maggioranza con la ratifica di ordini del giorno già preconfezionati e senza tenere conto delle istanze provenienti dai gruppi di minoranza”.

Pollice verso nei confronti pure del Presidente del Consiglio Giuseppe Ruffa che ha preannunciato nella serata del 27 dicembre la convocazione della pubblica assise. Un modo di fare che “danneggia le prerogative di controllo proprie della minoranza” per come segnalato dal capogruppo di “Rinascita” che evidenzia come la documentazione relativa alla variazione di bilancio sia stata trasmessa senza un attento esame delle carte. Comportamento giudicato singolare da parte della minoranza, anche quello relativo alla seduta di consiglio dello scorso 29 dicembre. “Siamo arrivati alle 10,25 – la convocazione era per le 10 – hanno detto Bulzomì e Arcella – e ci è stato impedito di parlare perchè gli interventi erano stati già dichiarati chiusi”.

All’opposizione non rimane che sperare che la maggioranza cambi modo di fare “favorendo il dialogo per il ripristino delle regole democratiche all’interno del Consiglio comunale. Cosa finora non avvenuta come pure conferma la mancata elezione del vicepresidente del Consiglio (che spetterebbe all’opposizione) a differenza invece della celerità dimostrata nella costituzione della Commissione per la modifica dei regolamenti di dubbia utilità la cui presidenza è stata è stata assegnata ad un esterno, l’ex sindaco Franco Ciancio”.

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