Cronaca

‘Ndrangheta: operazione a Vibo e Roma contro clan Bonavota, 6 arresti

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Azzerati i vertici della cosca. Le indagini sono state condotte dai carabinieri del Reparto Operativo del Comando provinciale di Vibo e coordinate dalla Dda di Catanzaro

E’ in corso dalle prime luci dell’alba in Vibo Valentia e Roma un’operazione antimafia dei carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia che stanno eseguendo 6 provvedimenti di fermo a carico di altrettanti esponenti della cosca di ‘ndrangheta dei Bonavota di Sant’Onofrio con conseguente azzeramento dei vertici del gruppo criminale. Le indagini sono state condotte dai carabinieri del Reparto Operativo del Comando provinciale di Vibo Valentia e coordinate dalla Dda di Catanzaro.

carabinieri compagnia vibo

Gli arrestati sono ritenuti responsabili in concorso, a vario titolo, di omicidio, detenzione e porto di armidanneggiamentoestorsione continuata ed aggravata dal metodo mafioso.

Le indagini hanno consentito di individuare mandanti ed esecutori materiali di due omicidi avvenuti nel Vibonese nel 2004. Si tratta dell’omicidio di Raffaele Cracolici avvenuto il 4 maggio 2004 in Pizzo Calabro, commissionato dalla famiglia “Bonavota” per eliminare la vittima, ritenuta di ostacolo all’espansione territoriale sulla zona industriale della cittadina di Maierato; e dell’omicidio di Domenico Di Leo, commesso il 12 luglio 2004 a Sant’Onofrio, per consentire alla famiglia “Bonavota” di mantenere la leadership in quel territorio.

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Conseguentemente, sono stati individuati mandanti ed esecutori materiali, riconducibili alla famiglia dei  Bonavota , dei danneggiamenti mediante esplosione di colpi di arma da fuoco avvenuti a Maierato nel 2004 all’azienda “Callipo Conserve Alimentari S.p.a.” e più recentemente nel 2016 al complesso residenziale “Popilia Country Resort”.

Domenico Bonavota

Domenico Bonavota

Fra i destinatari del provvedimento di fermo di indiziato di delitto ci sono i fratelli Pasquale, Domenico e Nicola Bonavota (quest’ultimo irreperibile), Domenico Febbraro e Giuseppe Lopreiato, Onofrio Barbieri tutti di Sant’Onofrio. Vi sono poi altri 13 indagati fra cui Francesco Fortuna, non raggiunto dal fermo poichè già in carcere per l’omicidio di Domenico Di Leo. Arrestato anche Giovanni Lopreiato, pure lui di Sant’Onofrio. E’ stato trovato in possesso di due carte di identità false ed otto fotocopie di documenti in bianco. Nel giardino retrostante la sua abitazione è stato sorpreso Domenico Bonavota che si era reso irreperibile violando gli oblbighi della sorveglianza speciale. Arrestato infine in flagranza del reato di detenzione illegali di armi Antonio Petrolo, di Sant’Onofrio.

 

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