Cronaca

Donna morta a San Ferdinando per il crollo di un balcone, c’è un indagato

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Si tratta del proprietario dell’immobile che da 30 anni al piano terra ospita l’ufficio postale. La Procura di Palmi l’ha iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo

Omicidio colposo. E’ questa l’ipotesi di reato per la quale la Procura di Palmi, con il pm Domenico Cappelleri, ha iscritto nel registro degli indagati Ferdinando Rombolà, 64 anni, di San Ferdinando, proprietario dell’immobile da cui si è ieri staccato parte del balcone e dell’intonaco che ha finito per colpire a morte Francesca Barbalace, 72 anni, insegnante in pensione, vedova e madre di una figlia.

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La donna, molto conosciuta, apprezzata e ben voluta da tutti in paese, residente in piazzetta Siena, è stata travolta dalla rovinosa caduta di mattoni e parte del balcone staccatisi dal terzo piano dell’immobile che da 30 anni ospita al piano terra l’ufficio postale sito nella zona Rimessa e che affaccia su piazza Martiri della Libertà.

L’ipotesi di reato. Il proprietario dell’immobile, secondo le prime risultanze investigative portate avanti dai carabinieri con il coordinamento della Procura di Palmi, non avrebbe messo in sicurezza il palazzo che da anni si trova in condizioni fatiscenti, pericolose per la pubblica incolumità, e in un stato di abbandono. Da qui l’ipotesi di reato di omicidio colposo e l’iscrizione di Ferdinando Rombolà sul registro degli indagati.

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Francesca Barbalace

L’esame autoptico. Su disposizione della Procura di Palmi, domani nell’ospedale di Polistena verrà invece effettuata l’autopsia sul corpo di Franca Barbalace ad opera del medico legale, per poi procedere alla restituzione della salma ai familiari per i funerali della donna. Da una prima ricostruzione, la morte della sfortunata Franca Barbalace sarebbe stata istantanea ed immediata e l’insegnante in pensione non avrebbe avuto neanche il tempo di rendersi conto di quanto stava accadendo sopra la propria testa. La morte sarebbe da ricondurre ad un trauma cranico, ma solo l’autopsia potrà stabilire se i calcinacci ed il balcone abbiano prima centrato la donna in altre parti del corpo causandone il decesso.

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Immobile sequestrato. La notizia della tragedia, che ha fatto il giro d’Italia, ha scosso profondamente il paese ed un’intera comunità. La terna commissariale, che gestisce il Comune dopo lo scioglimento dei precedenti organi elettivi dell’ente per infiltrazioni mafiose, nell’esprimere il più vivo cordoglio ai familiari della defunta per il triste accaduto, ha intanto disposto l’adozione di misure a salvaguardia della pubblica e privata incolumità, con il divieto di transito, sosta ed accesso alla zona ed alle strade adiacenti al fabbricato interessato dai crolli.
L’Ufficio tecnico comunale ha invece disposto che il proprietario adotti tutte le misure necessarie per la messa in sicurezza dello stabile, dichiarato temporaneamente inagibile e sequestrato dalla Procura di Palmi.

Per i cittadini di San Ferdinando da lunedì 7 novembre tutti i servizi postali verranno erogati dalle Poste di Rosarno ubicate in piazza Giuseppe Valarioti. (g.b.)