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Tropea festival Leggere e scrivere, a Pizzo il tributo di Voltarelli a Profazio

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Pizzo si prepara a ospitare uno degli appuntamenti più attesi del Tropea festival Leggere & Scrivere, in svolgimento in questi giorni a Vibo Valentia. Domani, giovedì 6 ottobre, al Castello Murat, alle ore 18.30, Peppe Voltarelli presenterà il suo libro+cd “Voltarelli canta Profazio”, col quale ha appena vinto la Targa Tenco 2016. A conversare con l’autore sarà Vittorio Pio, che avrà modo di approfondire le motivazioni e la genesi dell’opera, che rappresenta un simbolico passaggio di consegne tra l’antesignano della musica folk in Italia, Otello Profazio, e uno dei più emblematici esponenti della cultura e della canzone
d’autore italiana, Voltarelli.

voltarelliAnch’egli calabrese, di Cosenza, nel 1990 ha fondato il gruppo Il Parto Delle Nuvole Pesanti, che ha poi lasciato nel 2005 per dedicarsi ad un’intensa carriera solista che lo ha portato a vincere il Premio Tenco nel 2010 e, ancora un volta, proprio qualche giorno fa, l’edizione 2016, con il disco che sarà presentato domani a Pizzo. Noto in tutto il mondo, dagli Stati Uniti all’Europa, dal Sudamerica al Canada, e impegnato da sempre nelle più svariate collaborazioni artistiche, Voltarelli non è soltanto un punto di riferimento della musica etnica italiana, ma è anche molto attivo nei campi teatrale, letterario e cinematografico. Il tributo a Profazio rappresenta comunque un punto di svolta della sua carriera, il riconoscimento artistico a quello che definisce come «un maestro, che si è cucito su misura una figura di artista completo, a tutto tondo».

«Come città di Pizzo abbiamo chiesto esplicitamente di ospitare un evento del festival che richiamasse l’identità calabrese e che rappresentasse anche un momento fruibile di intrattenimento genuino – ha spiegato l’assessore alla Cultura, Cristina Mazzei -. L’obiettivo è sempre quello di coniugare cultura e turismo, promuovendo appuntamenti che contribuiscano a consolidare la capacità attrattiva di Pizzo anche in momenti dell’anno che vedono un fisiologico calo dei flussi turistici, come accade inevitabilmente in autunno».

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