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Mileto, il vescovo “diserta” la processione: “Festa trasformata in fiera della vanità”

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Clamorosa presa di posizione di monsignor Luigi Renzo, capo della diocesi di Mileto, Nicotera e Tropea: “Non c’è rispetto per le vittime del terremoto” 

Processione di San Fortunato per le vie della città ieri pomeriggio senza il vescovo monsignor Luigi Renzo che già ieri mattina nel corso della messa pontificale aveva fatto capire che stava “seriamente riflettendo sull’opportunità” di una sua “presenza”. Una presa di distanza netta quella del presule sul modo di condurre i festeggiamenti civili del santo “con troppo sfarzo – ha spiegato – e senza rispettare il lutto per le vittime del terremoto”.

vescovo

La denuncia. Nel corso della messa pontificale il vescovo non si era per nulla risparmiato: ”In questo contesto di festa, anche se a qualcuno dispiacerà, devo manifestarvi – aveva detto – il mio profondo turbamento per quanto sta accadendo in questi giorni. Mentre nel centro Italia un terremoto ha distrutto interi paesi provocando quasi 300 morti e centinaia di feriti, noi è da 4 giorni che stiamo facendo festa, anche in maniera esagerata, con illuminazione eccessiva e feste di piazza come se tutto ciò che è avvenuto non ci riguardasse. A questo aggiungo un altro fatto gravissimo, che mi ha fatto vergognare di me stesso. In Italia ieri è stato indetto un giorno di lutto nazionale – ha continuato Renzo – in solidarietà alle vittime del terremoto, mentre noi ci siamo presi il lusso di effettuare uno spettacolo con spari e quant’altro di cattivo gusto. La festa ai Santi patroni, che dovrebbe essere sobria e soprattutto spirituale – aveva aggiunto il presule – si sta trasformando invece in una fiera delle vanità e delle stravaganze, ignorando e disobbedendo addirittura alle norme diocesane per le feste religiose. Tutto è ridotto a chiasso e fracasso. Non posso approvare tutto questo anche per lo scandalo che stiamo dando alle altre comunità della diocesi che guardano a Mileto come al luogo simbolo, modello di bene per tutti. A questo punto, sto seriamente riflettendo sull’opportunità di una mia presenza nel pomeriggio. Chiedo a S. Fortunato, a S. Nicola e alla Madonna Assunta che ci siano di aiuto costante per non tradire il compito importante che ci è affidato come chiesa madre della diocesi e come prossima Basilica papale”.

San Fortunato Mileto

San Fortunato. Il vescovo aveva quindi parlato di San Fortunato. “Della sua vita non conosciamo nulla e lo stesso nome non è il suo perchè gli è stato attribuito dal Papa Pio VI quando sono state rinvenute le sue pie spoglie per essere donate al vescovo Giuseppe Maria Carafa, che le accolse nell’antica cattedrale di Mileto nel 1777. Malgrado la mancanza di conoscenze dirette sulla vita, possiamo comunque immaginare quello che è avvenuto: l’imperatore di Roma rifiuta e sopprime la libertà religiosa. Il nostro Fortunato fu vittima di questo fondamentalismo pagano che, ieri come oggi, produce solo danni e vittime sacrificali. Lui è stato una vittima coraggiosa perchè ha creduto nel Vangelo di Gesù e ne ha fatto la ragione della sua vita senza piegarsi ai compromessi”

mileto cattedrale

Clima surreale. Nel tardo pomeriggio gli occhi erano tutti puntati sul sagrato della cattedrale, che a giorni sarà elevata a basilica minore. Ma monsignor Luigi Renzo – come annunciato – non ha partecipato né al ventesimo raduno dei vigili urbani, né alla processione che si è mossa in clima quasi surreale senza la guida diocesana.

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