Politica

Goletta verde, dai problemi alle soluzioni: “Servono controllo e depurazione efficiente”

L’istantanea scattata da Legambiente rappresenta una situazione su cui si chiede un preciso intervento, maggiore controllo e sistemi idonei di depurazione

Il bilancio delle analisi svolte dall’equipe tecnica di Goletta Verde (LEGGI QUI), la storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane – realizzata anche grazie al contributo del Consorzio obbligatorio degli oli usati e il sostegno dei partner tecnici Nau e Novamont – che ha ripreso il suo tour per la Penisola, scatta un’istantanea regionale sulle acque costiere, presentata di recente in una conferenza stampa all’Hang Loose Beach di Gizzeria,  da Andrea Minutolo, coordinatore dell’Ufficio scientifico di Legambiente e da Luigi Sabatini, direttore di Legambiente Calabria.

Dai problemi alle soluzioni. “Si tratta di un monitoraggio puntuale che non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, né pretende di assegnare patenti di balneabilità, ma restituisce comunque un’istantanea utile per individuare i problemi e ragionare sulle soluzioni – sottolinea Andrea Minutolo, dell’Ufficio scientifico di Legambiente -. In molti dei punti monitorati, e il caso del lido comunale di Reggio Calabria ne è l’esempio, la frequenza dei bagnanti è alta o potenzialmente tale e, di conseguenza, la carica batterica che arriva in mare rappresenta non solo un problema ambientale ma anche un rischio per la salute umana. Chiediamo quindi alle autorità competenti di intensificare i controlli nelle zone più prossime a queste fonti di inquinamento, frutto di una una cattiva gestione del sistema depurativo sia dei comuni costieri che dell’entroterra”.

La Calabria in Europa. Criticità che si ritrovano, per Legambiente, anche nel quadro delineato dall’ultima procedura d’infrazione aperta nei confronti dell’Italia che comprende anche 130 agglomerati calabresi, il 62% del totale regionale, per un totale di circa 1,3 milioni di abitanti equivalenti (ovvero il 36%). Condanne e procedure che, stando alle stime dell’unità di missione del Governo Italia Sicura costerebbero alla Calabria, a partire già da quest’anno e fino al completamento degli interventi di adeguamento richiesti, 38 milioni di euro. Oltre l’adeguamento degli impianti rimane anche il problema del loro sottoutilizzo. Infatti dall’analisi dei dati forniti alla Regione Calabria emerge che alcuni impianti risultano utilizzati in maniera molto ridotta.

Le risorse. “I soldi per risolvere queste criticità erano già pronti, ma come spesso accade a mancare all’appello sono stati progetti concreti e immediatamente realizzabili a cui destinare i fondi – sottolinea Luigi Sabatini, direttore di Legambiente Calabria -. Gli stessi amministratori hanno ammesso che il problema depurativo è una criticità che probabilmente è alla base del forte decremento delle presenze turistiche registrato nella nostra regione. E i problemi purtroppo sembrano non mancare neanche durante quest’estate, come si evince dai numerosi casi segnalati da bagnanti e turisti alle amministrazioni competenti e alla stessa Goletta Verde e dalle recenti proteste dei cittadini, a Nicotera su tutti. È necessario portare a termine la vera grande opera pubblica di cui necessita la Calabria: l’attento monitoraggio degli impianti di depurazione esistenti, il loro corretto funzionamento e un programma di interventi di efficientamento e adeguamento che permetterebbe una volta per tutte di uscire dall’emergenza depurativa che rischia di compromettere irrimediabilmente una delle maggiori risorse di questo territorio”.

La cartellonistica. Resta molto da fare, secondo Legambiente, anche sul fronte dell’informazione ai bagnanti. “La cartellonistica in spiaggia è praticamente assente, nonostante da due anni sia scattato l’obbligo per i Comuni di apporre pannelli informativi, secondo uno specifico format europeo, dove siano riportate tutte le informazioni circa qualità delle acque che prende in considerazione la media dei prelievi degli ultimi quattro anni (classi: eccellente, buona, sufficiente, scarsa), i dati degli ultimi prelievi e le possibili criticità della spiaggia stessa”. I tecnici di Goletta Verde non hanno riscontrato la presenza di cartelli in nessuno dei punti campionati. “Anche quelli di divieto di balneazione mancano: presenti solo in un caso rispetto ai punti dove non vengono eseguiti campionamenti da parte delle autorità competenti o risultano non conformi alla balneazione, ma non rispettava in ogni caso il format di legge previsto”.