Cronaca

Sbarramento fiume Mesima: incendiato escavatore. Indagano i carabinieri

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Indagini sono in corso da parte dei carabinieri per far luce sull’incendio che l’altra notte ha distrutto l’escavatore impegnato nel territorio di San Ferdinando nei lavori di sbarramento alla foce del fiume Mesima. Sbarramento deciso dai Comuni interessati – come ogni anno – e per il quale la Regione ha però deciso di stanziare questa volta una somma considerevole, circa 80 mila euro, per i lavori.

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Lo sbarramento è stato pensato per creare una specie di diga ed impedire che le acque inquinate e maleodoranti del fiume Mesima, che provengono dalle Serre vibonesi (pur nascendo in origine pulitissime), attraversando oltre 20 territori comunali che si trovano all’anno zero in tema di depurazione finissero in mare. Negli scorsi anni alcune gare indette dal Comune di San Ferdinando per sbarrare la foce del fiume erano andate deserte. Ora, quindi, l’incendio ad un escavatore in un territorio da sempre abbandonato a se stesso ed in cui pesa più che mai l’assenza di una classe politica all’altezza del proprio compito – sia sul versante reggino, quanto su quello vibonese – e delle aspettative dei cittadini.

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