Cronaca

Cosenza, emergenza sicurezza all’Università: nuovo tentativo di aggressione su una ragazza

L’episodio raccontato dalla ragazza attraverso una pagina facebook. “Rinnovamento è futuro” interroga il senato accademico e il consiglio di amministrazione sul problema sicurezza

La si potrebbe definire università “horror”. Perché l’Unical, tra gli atenei più prestigiosi d’Italia, poco dopo il tramonto si trasforma in una casa degli orrori. Nonostante siano stati denunciati più volte a gran voce, rimangono infatti gravissimi i problemi di sicurezza e mancata vigilanza che, ogni giorno, mettono a repentaglio la vita di migliaia e migliaia di studenti. Maniaci sessuali, potenziali pericoli dietro ogni angolo, luoghi di ritrovo frequentati da persone poco raccomandabili e completamente estranee all’Ateneo, furti e danneggiamenti d’auto sono i rischi con cui gli studenti, quotidianamente, sono costretti a fare i conti.

L’interrogazione. A seguito di un ennesimo ed increscioso tentativo di aggressione avvenuto qualche giorno fa ai danni di una studentessa, Rinnovamento è Futuro, forza politica di primo piano dell’Ateneo cosentino, ha deciso di presentare un’interrogazione agli organi collegiali accademici, convocati per oggi. “È una situazione drammatica ed insopportabile – dicono dal direttivo –, sono necessari immediati interventi per il risolvere questo problema”. Così, il coordinamento ha chiamato il senato accademico ed il consiglio d’amministrazione dell’Ateneo a rispondere con l’azione per superare una problematica vecchia che tende a ripresentarsi con cadenza regolare.

La testimonianza. “Attenzione ragazze! Ho avuto una bruttissima esperienza al Polifunzionale – scrive, su una pagina facebook la malcapitata protagonista della tentata aggressione -, nel bagno. So che è pericoloso, ma sono entrata nel bagno da sola per un’urgenza. Quando sono uscita, improvvisamente, ho visto uscire dalla porta dell’altro bagno un uomo sulla cinquantina con la cintura sbottonata, i pantaloni aperti e le mutande mezze abbassate. Inizialmente ho fatto finta di niente – continua – non lo guardavo, ma poi si è avvicinato a me in quelle condizioni chiedendomi un accendino e una sigaretta. Dopo 5 minuti d’insistenza – racconta ancora – non sapevo cosa fare perché non mi lasciava uscire dal bagno, mi ostacolava con il fisico e usando la forza. Ho provato a scappare ma è riuscito a prendermi dallo zaino e a tirarmi con una forza assurda. Mi sono graffiata braccia, mani e gambe contro il muro. Per fortuna, dopo circa 10 minuti di incubo, sono riuscita a scappare perché lui si è accorto che stavano arrivando due ragazzi. Posso dire che a me, a parte sangue, ferite, distorsioni e tanta paura, è andata bene! Consiglio a voi ragazze di non andare mai sole al bagno, nemmeno se è urgente. Attenzione – raccomanda -, sempre!”

Le richieste. All’Unical, che nella classifica Censis si piazza al terzo posto per qualità tra i grandi atenei italiani, si corre il rischio di trovarsi in pericolo anche andando in bagno. La struttura, che si estende su 2 chilometri e conta 27mila iscritti, manca di qualsiasi sistema di sorveglianza. Rinnovamento è Futuro, pertanto, mira all’immediato potenziamento della vigilanza, soprattutto nelle ore serali, la messa in funzione dell’impianto di telelettura già esistente e la sua estensione alle residenze universitarie.

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