Cronaca

Nuovo ospedale Vibo, la Cgil chiede chiarezza: “Rendere pubblici i rilievi”

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Il sindacato: “I cittadini hanno il diritto di essere informati e di avere contezza sui tanti perché di un’opera su cui non si ha ancora certezza”

“È trascorso circa un anno dai fastosi cerimoniali in Prefettura per la firma del protocollo sottoscritto per la costruzione del nuovo ospedale. E, nulla, ad oggi, sembra destare preoccupazione di sorta pur in presenza di evidenti difformità negli impegni e nei percorsi definiti!”. E’ quanto afferma la segreteria provinciale di Vibo Valentia rispetto alla questione nella quale sembra essere rimasta “incagliata” la realizzazione del nuovo ospedale cittadino.

“Certo – prosegue il sindacato, ricordando l’incontro prefettizio – si è trattato di un preliminare protocollo di legalità, che però ha sancito un formale atto pubblico nella realizzazione dell’opera, con le responsabilità dello stesso concessionario. Una firma di alto valore istituzionale, apposta come garanzia per i cittadini vibonesi a tutela di un diritto alla salute da decenni limitato e violato, in una fatiscente struttura ospedaliera che, ha mortificato le professioni sanitarie e costipato i più elementari bisogni di salute, fino ad una crescente ed ingiustificata migrazione passiva. Tutto sembra ancora avvolto in una trama del “labirinto del fauno” la cui luce, o verità, diventa – secondo la Cgil – proibitiva, sfuggente, ingannevole. Quello che da tempo, come Cgil, stiamo cercando di sfatare è il presagio di una paradossale situazione dove in teoria le cose hanno una causale convergenza, mentre nella pratica diventano una casuale divergenza”.

“E, non è solo una questione di tempo, di cui ne è trascorso davvero tanto, quanto il continuo cavillo o correttivo che, di volta in volta, si presenta, fino ad offendere anche la pazienza dei Santi. Perché adesso, nella pianificazione scientifica stabilita non c’è più solo un problema di rischi antropici del suolo, in una area stranamente già urbanizzata e con la presenza stanziale di migliaia di studenti ma, discernono particolari lucubrazioni normative che mettono in discussione il progetto ed i relativi budget finanziari. E, per quanto avevamo provato a tenere i piedi per terra, stigmatizzando la mediocrità e la faciloneria politica, ci siamo persino accreditati nel novero dei gufi, in quella che per noi rappresenta una fondamentale opera di progresso e di salute pubblica. Eppure, avevamo insistito, forse in modo assillante, a Vibo come a Catanzaro, su quanto non tornava ad una comprensibile chiarezza, cercando di far interfacciare tutti i livelli di responsabilità nel progetto, per evitare i giochi ed i vuoti a perdere”.

“Adesso – scrivono -, come Cgil riteniamo sia giunto il momento di fare chiarezza sulla vicenda e di chiamare in causa gli attori istituzionali, firmatari del protocollo, che hanno sottoscritto per i cittadini vibonesi un solenne impegno per la costruzione del nuovo ospedale, a garanzia dei loro fondamentali diritti alla salute. Chiediamo un diretto intervento, del presidente della Regione e del prefetto, per rendere pubblici i verbali sui rilievi del carotaggio nelle indagini svolte dall’Arpacal, nonché le novità dispositive che stanno continuamente modificando gli indirizzi progettuali ed il fabisogno finanziario. I cittadini hanno il diritto di essere informati e di avere contezza sui tanti perché, di un’opera che non ha ancora certezza dei tempi e della sua consistenza, strutturale ed infrastrutturale”.

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