Economia & Società

Sanità, la Neurologia di Vibo tra le tre migliori d’Italia per trattamenti trombolisi

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L’unità operativa diretta da Domenico Consoli sale sul podio nella speciale graduatoria. Ben 133 le trombolisi eseguite nella Stroke Unit di Vibo

L’Unità Operativa di Neurologia di Vibo Valentia, diretta da Domenico Consoli, si conferma, per l’anno 2015, nella particolare classifica delle prime dieci Neurologie Italiane segnatamente ai risultati della terapia trombolitica, collocandosi al 3° posto assoluto della speciale graduatoria.

ConsoliI numeri. La coordinata professionalità degli operatori del 118, di quelli del Pronto Soccorso, di quelli dei Servizi, della Cardiologia, della Neurologia del Presidio Ospedaliero vibonese, della rete, spesso spontanea, con gli altri Ospedali vicini e con il 118 delle altre province calabresi, ha permesso di eseguire ben 133 trombolisi sistemiche presso la Stroke Unit di Vibo Valentia.
A giovarsene sono stati pazienti giunti dagli ospedali della provincia di Reggio Calabria, del Lametino, del Catanzarese e della provincia di Crotone oltre che i vibonesi. Questo dato, insieme a quelli significativi, ma comunque inferiori, relativi alle Neurologie di Cosenza e di Reggio Calabria, consente alla nostra Regione di raggiungere la percentuale del 50,3 % di trattamento dei pazienti eligibili con risultati in termini di outcome e di mortalità in linea con la media italiana ed europea.

Stroke unit.
L’ictus è la seconda causa di morte e la prima causa di invalidità nei paesi industrializzati e in Calabria si registrano ogni anno 5.000 nuovi casi. Il dramma di chi ha sperimentato in prima persona o in un familiare un simile evento rende pressante la necessità di informare che a Vibo Valentia di ictus si può avere il diritto di guarire. Ad oggi, gli interventi più efficaci in questo ambito sono rappresentati dalla creazione di unità dedicate al trattamento di questa patologia, le stroke unit, dove vengono somministrati dei farmaci, detti trombolitici, che disgregano il materiale che occlude i vasi cerebro-afferenti e che è responsabile dell’80% degli ictus. Si tratta di un trattamento che, se somministrato nell’arco massimo delle 4 ore e mezzo dall’evento, è capace di dare risultati eccellenti rispetto ai pazienti non trattati.

MEDICO (1)La letteratura scientifica internazionale, nel ribadire l’assoluta necessità di incrementare tale terapia attraverso campagne di informazione che portino all’abbattimento dei tempi di arrivo nel Pronto Soccorso degli ospedali all’interno dei quali è presente una Stroke Unit dove viene praticata tale terapia, afferma anche l’importanza, in casi selezionati con criteri precisi, di dover offrire l’opportunità del trattamento endovascolare della trombectomia meccanica ad una popolazione più vasta. Anche tale intervento ha dei tempi e delle procedure standardizzate e codificate e deve essere normato a livello regionale sulla stregua delle reti tempo-dipendenti, nella consapevolezza che il tempo è cervello.

I complimenti del dg. “E’ un ulteriore riconoscimento all’impegno professionale e all’intensa e qualificata attività degli operatori della sanità vibonese in un settore così nevralgico che richiede una particolare sinergia multidisciplinare – ha dichiarato il direttore generale Angela Caligiuri -. Gli importanti traguardi raggiunti, che consentono di porre un serio freno all’emigrazione dell’ammalato, ci rendono ancora più consapevoli della necessità di avere maggiore attenzione circa la rete ospedaliera recentemente proposta. Questa certezza scaturisce dalla convinzione di aver intrapreso la giusta direzione verso una implementazione dell’offerta sanitaria che la storia della neurologia di Vibo peraltro rivendica, alla luce anche, della costruzione del nuovo ospedale di Vibo Valentia”.

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