Cosenza è la provincia con il maggior numero di stranieri residenti, segue Reggio con numeri importanti. A Vibo la percentuale minore, ma il dato è in forte crescita
di ILARIA LENZA
I residenti. Gli immigrati comunitari ed extracomunitari registrati come residenti in Calabria ammontano a 86.491 unità, il 53,5 per cento dei quali sono donne. Secondo quanto emerge dal XXIV rapporto sull’immigrazione elaborato da Caritas e Migrante, gli immigrati costituiscono il 4,4 per cento della popolazione calabrese. Una presenza che si distribuisce diversamente nelle varie provincie e che, nell’ultimo anno, ha toccato picchi mai visti. Stando alle stime, Cosenza conta 28.636 residenti e Reggio Calabria 27.985. Insieme le due provincie ospitano 56.621 immigrati residenti, vale a dire il 65,4 per cento dell’intero dato regionale. Segue Catanzaro con 15.228 immigrati stabilmente residenti. Crotone si ferma a quota 8.220, con Vibo in coda: 6.422.
Le nazionalità e i “mestieri”. In Calabria gli immigrati residenti sono prevalentemente di nazionalità romena (circa 29mila) e marocchina (13mila). Sotto al 10 per cento le comunità ucraina (6mila presenze), bulgara (5mila) e indiana (3mila). Molti di questi stranieri residenti vivono di occupazione nel settore privato. Ma non sono pochi coloro i quali hanno scelto di avviare un’attività imprenditoriale (37mila circa, vale a dire il 7,4 per cento del totale regionale). In questo modo, si sono integrati nella società e nel tessuto economico locale, al punto da riuscire a vivere la regione come fosse la loro nuova patria. Sono i nuovi calabresi, giunti sulle coste da immigrati e diventati cittadini italiani.