Cronaca

Rifiuti, da Melito a Vibo: una gestione su cui mira a fare luce la Dda di Reggio

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La ditta aggiudicataria dell’appalto a Vibo citata nell’operazione antimafia “Ada” che ha poi portato pure allo scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune di Melito Porto Salvo

di GIUSEPPE BAGLIVO

Figura anche nelle carte dell’operazione antimafia denominata “Ada” della Dda di Reggio Calabria il nome di Rosario Azzarà, imprenditore ed amministratore della società “Ased”, la ditta che ad agosto si è aggiudicata la manifestazione d’interesse per la raccolta dei rifiuti a Vibo Valentia. Rosario Azzarà non risulta indagato in tale operazione, così come non risultano indagati altri soci o amministratori dell’azienda. Alcuni passaggi dell’ordinanza del gip distrettuale, Cinzia Barillà, assumono interesse pubblico alla luce del fatto che l’azienda che si è aggiudicata la manifestazione d’interesse indetta dal Comune di Vibo Valentia ha avuto rapporti in un recente passato anche con un altro ente locale, vale a dire il Comune di Melito Porto Salvo, poi sciolto per la terza volta per infiltrazioni mafiose.

Tali rapporti vengono così descritti dagli inquirenti: “La gestione clientelare dell’ente a guida Iaria si sarebbe manifestata nei favoritismi di cui avrebbero beneficiato liberi professionisti ed imprenditori a scapito della collettività che si vede costretta a sanare un consistente buco di bilancio: tra questi spicca il nome di Azzarà Rosario, noto imprenditore locale cui è riconducibile la Ased srl, società che è risultata aggiudicarsi l’appalto per la raccolta dei rifiuti solidi urbani di alcuni comuni del basso ionio reggino tra cui quello di Melito Porto Salvo. E’ evidente che l’Ased – scrive il gip – costituisca una riserva di voti alla quale il candidato Costantino non può e non vuole rinunciare e gli incontri che si succedono con Azzarà Rosario, tesi a mettere a punto il programma elettorale, sono indicativi della comunanza di interessi tra i due”. Ed ancora: “Tra le tante concause dalle quali sarebbe scaturita la situazione deficitaria del Comune di Melito Porto Salvo vi sarebbe proprio il contratto sottoscritto dall’Ente con l’Ased, l’esosità del quale – scrive sempre il magistrato – e l’impellente necessità di una rinegoziazione diviene oggetto di una serie di conversazioni intercorse tra Costantino Gesualdo ed il vice sindaco”.  L’allora sindaco di Melito Porto Salvo Gesualdo Costantino (Pd) è stato poi arrestato nell’operazione antimafia ed è attualmente sotto processo con rito ordinario (gli abbreviati si sono conclusi in primo grado con 60 condanne il 27 gennaio 2015) unitamente al suo predecessore Giuseppe Iaria (tre volte sindaco di Melito) finito ai “domiciliari” nella medesima operazione antimafia.

Delle scorse settimane, invece, è l’avvio della collaborazione con la Dda di Reggio Calabria di Salvatore Aiello, già amministratore di una società di Reggio Calabria operante nel settore dei rifiuti e che in un’intercettazione con il boss di Siderno, Giuseppe Commisso, parla pure del ruolo della Ased in quello che viene definito dagli inquirenti come una sorta di “monopolio” dei rifiuti in Calabria. Sui rapporti di Salvatore Aiello con la Ased è chiamata a far luce la Dda di Reggio Calabria che sta raccogliendo le dichiarazioni del  collaboratore di giustizia.

Rifiuti a Vibo: ditta aggiudicataria finisce in inchieste antimafia (LEGGI QUI)

 

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