Cronaca

“Rimborsopoli”: imputazione coatta per Imbalzano, Raso e Ciconte

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Il Gip di Reggio ha invece disposto l’archiviazione del procedimento “Rimborsopoli” per il capogruppo di Forza Italia Nicolò e per gli ex consiglieri regionali Chiappetta e Mirabelli

Si è chiusa con tre archiviazioni e richieste al pm di formulare l’imputazione per altri tre indagati, l’udienza davanti al gup di Reggio Calabria Olga Tarzia chiamata a giudicare, in un procedimento stralcio, la posizione di sei tra consiglieri ed ex consiglieri regionali della Calabria coinvolti nell’inchiesta «Erga omnes» coordinata dalla Procura su presunte irregolarità nella gestione dei fondi dei gruppi consiliari nel periodo 2010-2012. Per i sei il pm aveva chiesto l’archiviazione. Il gip, in particolare, ha disposto l’archiviazione per l’allora capogruppo del Pdl Gianpaolo Chiappetta; per l’ex vice presidente del Consiglio Alessandro Nicolò, attuale capogruppo di Fi, e per Rosario Mirabelli, eletto del 2010 con Autonomia e diritti e poi passato nel gruppo misto. A loro carico il gip ha ritenuto non sussistenti atteggiamenti speculativi e la volontà di appropriarsi individualmente del denaro destinato ai gruppi.

Candeloro-Imbalzano

Imbalzano

Lo stesso giudice ha invece disposto che il pm formuli l’imputazione per Vincenzo Antonio Ciconte (eletto nella passata legislatura con Autonomia e diritti e poi passato al Pd e che nella nuova legislatura è stato vice presidente della Giunta di centrosinistra, dimettendosi successivamente in seguito all’inchiesta), Candeloro Imbalzano (allora consigliere per la lista Scopelliti Presidente) e Giovanni Raso che avrebbe ottenuto rimborsi “pur senza rivestire – scrive il gip – alcun incarico professionale o politico nell’ambito del gruppo consiliare dell’Udc”.

Ciconte

Ciconte

“Quale difensore di Chiappetta – ha commentato il suo legale, l’avvocato Antonio Cersosimo – esprimo viva soddisfazione per l’archiviazione disposta nei suoi confronti. Prima il pm Centin, che aveva chiesto l’archiviazione, e poi il gip Tarzia, a seguito della camera di consiglio del 23 ottobre scorso con la quale non aveva accolto la richiesta di archiviazione, hanno valutato la condotta dell’ex capogruppo Pdl ed entrambi hanno convenuto sulla correttezza della stessa e sulla trasparente gestione dei fondi utilizzati dal gruppo Pdl durante la gestione di Chiappetta”. (ANSA)

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