I responsabili di due esercizi di ristorazione sarebbero formalmente indagati dalla Procura di Catanzaro nell'ambito di un'inchiesta scattata sulle anomalie riscontrate sui buoni pasto all'Università Magna Graecia. E' quanto scrive la Gazzetta del Sud dell'edizione odierna. L'indagine in questione ha già portato, dal punto di vista amministrativo, al ritiro di una cinquantina di tessere utilizzate dagli studenti per i pasti nei locali convenzionati.
L'indagine. Secondo una prima ricostruzione nel mese di agosto, nonostante le lezioni fossero sospese, una cinquantina studenti avrebbero pranzato regolarmente sempre negli stessi locali, sempre nello stesso numero. I carabinieri avrebbero già accertato che ad agosto molti degli studenti risultati a pranzo non si trovavano a Catanzaro, nè a quell'orario nè tantomeno a cena; sarebbero dunque stati chiesti, da parte dei titolari delle strutture convenzionate indagati, rimborsi per pasti mai realmente forniti per ottenere un indebito vantaggio economico.
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