Strisce blu a Vibo, i consiglieri comunali chiedono il rimborso e la Giunta le elimina

I componenti del civico consesso refrattari a pagare i ticket che hanno imposto ai loro concittadini, mentre l'esecutivo Costa concede quello che aveva negato ai commercianti

Vibo-Piazza-Municipio-parcheggi

"Ma lei non sa chi sono io?". Chi non ha sentito questa frase almeno una volta nella vita da parte di persone che, solo perché ricoprono una carica pubblica, si sentono superiori ad un cittadino qualunque e credono di essere al di sopra delle regole? Se poi questa filosofia viene inseguita anche a Vibo Valentia, una delle province più martoriate (sotto l'aspetto socio-economico), allora si cade veramente nel ridicolo. E ridicoli sono stati quei consiglieri comunali della città capoluogo che, refrattari a pagare il ticket per le strisce blu che erano state disegnate in Piazza Municipio, avevano, per come riportato nell'edizione di oggi della "Gazzetta del Sud", chiesto alla Giunta una deroga, o comunque una soluzione alternativa al parcheggio a pagamento. I nostri, ad esempio, avevano pensato finanche ad una sorta di "rimborso" per i parcheggi.



I parcheggi in Piazza Municipio

Ma perché complicarsi la vita quando si può essere più pratici? L'esecutivo, infatti, ha optato diversamente: cancellare le strisce blu e tornare a quelle bianche, giammai che gli eletti debbano sborsare qualche euro in più come costringono a fare agli elettori. Una vicenda che dimostra come l'esecutivo guidato da Costa può essere insensibile alla protesta dei commercianti contro gli stalli a pagamento ma quando è un consigliere, dal cui umore magari dipende la tenuta della maggioranza, a lagnarsi allora sì che quello che prima veniva considerato impossibile diventa fattibile. Alla faccia dei contribuenti. Della serie: "Io sò io e voi non siete un c...".

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