Cronaca

Ribellione delle associazioni culturali a Lamezia: “Occupiamo le strutture”

Nel mirino le decisioni della terna commissariale sulla chiusura degli edifici teatrali che saranno costrette a rintracciare nuovi locali

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Associazioni teatrali musicali, di cinema , danza e culturali si sono riuniti incitando lo slogan “non facciamo morire questa città”. L’intento dell’incontro è stato quello di rivolgersi direttamente ai commissari straordinari. A prendere parte alla conferenza sono stati Francesco Pollice di Ama Calabria, Ivan Falvo D’Urso di Cinema e Cinema, Pompea Gugliotta di Tutto Danza, Nico Morelli dei Vacantusi e Gianlorenzo Franzì del Lamezia Film Fest, ha partecipato anche l’avvocato Serrao, e infine Ruggero Pegna. L’incontro ha avuto come intento quello di richiedere chiarimenti e sollecitazioni riguardo la chiusura, dei tre teatri lametini (Umberto, Franco Costabile e Grandinetti).
“Avremo voluto comunicare le nostre stagioni teatrali – dichiara Pollice- qualcuno, però, ce lo sta impedendo. L’intera comunità venga a conoscenza dell’attuale stato dell’arte. Abbiamo presentato i nostri programmi nel mese di Luglio, da allora è stato un continuoinviare di messaggi, mail e telefonate, e solo dopo tre mesi abbiamo potuto interloquire con le commissioni alle quali abbiamo chiesto informazioni sui teatri chiusi. Il teatro Grandinetti era agibile fino a Febbraio, da Marzo non si è capito più nulla. Non c’è una visione per il futuro di questa città –,ci siamo accontentati. Non si sono presi provvedimenti verso le cause oggettive di queste anomalie, ma la Commissione fa pagare il prezzo ai cittadini e agli operatori. Se le condizioni di sicurezza sono quelle che hanno consentito la realizzazione dei saggi di danza nei mesi scorsi perché non si deve allora consentire lo svolgimento delle stagioni teatrali?”

Lo stato emergenziale dei teatri lametini preoccupa i partecipanti ai bandi regionali che, entro il 5 ottobre, dovranno completare le procedure burocratiche di contratti e rendicontazioni . “I Vacantusi stanno ricevendo ospitalità sul tappeto rosso da parecchi teatri di tutta la Regione- dichiara Morelli- ma il progetto è scritto per Lamezia” Ribellione e indignazione sono state le sensazioni più tangibili durante la conferenza stampa “Dobbiamo occupare le strutture che ci appartengono- con sicurezza ha affermato l’avv. Serrao- innalzando il livello di indignazione  che venissero a toglierci fuori, occupiamo le rotatorie, i teatri, e i palazzetti dello sport. La città è nostra”. (f.t)

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