Una toccante lettera indirizzata, tra gli altri al capo della Polizia Gabrielli. Parole di immensa gratitudine nei confronti dei due "angeli" che lo scorso 5 agosto gli hanno salvato la vita sulla spiaggia di Vibo Marina. E' la storia di Francesco Arcona, residente a Vena, piccola frazione di Vibo Valentia. Domani pomeriggio (venerdì 21 settembre) in Questura potrà abbracciare e ringraziare personalmente i suoi due salvatori, l'assistente della polizia di Stato Pasquale Macrì, vibonese in forza alla Questura di Reggio Calabria, e il vigile del fuoco Giuseppe Mignolo, in servizio al Comando provinciale di Vibo.
Il salvataggio. Sono stati loro due quella drammatica mattina del 5 agosto a salvare la vita dell'ultrasessantenne che dopo essersi tuffato in acqua si era allontanato per inseguire un pallone. Colto da malore si è ben presto reso conto di non avere più le forze per tornare indietro e di lottare con le correnti del mare di Vibo Marina. E' stato il poliziotto Macrì, che si trovava in spiaggia libero dal servizio, tra i primi ad accorgersi di quanto stava avvenendo. Tuffatosi in mare l'agente in servizio alla Questura di Reggio Calabria lo ha raggiunto a nuoto e correndo il rischio di andare a fondo è riuscito a riportare a riva Arcona. Insieme al vigile del fuoco Mignolo ha iniziato le manovre di rianimazione fino all'arrivo dell'ambulanza del 118.
L'abbraccio. Il giorno successivo, al policlinico universitario di Germaneto, Arcona è stato sottoposto a intervento coronarico, per complicanze cardiache dovute all’accaduto. Dopo la convalescenza, con la sua lettera lo stesso ha inteso ringraziare i suoi salvatori esprimendo il desiderio di incontrarli pubblicamente. L’incontro, iniziativa condivisa con la Questura di Reggio Calabria e con il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Vibo Valentia, avverrà oggi pomeriggio alle 18 nell'ufficio del questore di Vibo Andrea Grassi e rappresenterà l’occasione per il signor Arcona di partecipare i suoi sentimenti di stima e gratitudine direttamente all’assistente Macrì ed al vigile del fuoco Mignolo.
