Cronaca

Laboratorio di catering chiuso a Vibo, emergono nuovi particolari dall’indagine

L'attività sospesa per criticità strutturali e gravi carenze igienico sanitarie è riconducibile ad un 46enne di Vibo Valentia e Zoom24 è in grado di svelare di chi si tratta

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di MIMMO FAMULARO

E' ubicato in contrada Silica alle porte di Vibo Valentia il laboratorio dell'azienda di catering chiuso per le criticità strutturali e per le gravi carenze igienico sanitarie riscontrate dai carabinieri nell'ambito del blitz messo a segno alla presenza degli specialisti del Nas di Catanzaro sabato scorso. L'attività del laboratorio immediatamente sospesa è riconducibile - secondo gli atti dell'indagine amministrativa di cui Zoom24 ha preso visione - ad Antonio Royo Lopez, 46 anni, di Vibo Valentia. L'azienda in questione finita nell'occhio del ciclone è la Lo Schiavo Catering srl specializzata nella realizzazione di banchetti per matrimoni, battesimi, feste private e cerimonie varie in alcune delle principali location calabresi che ospitano eventi.




Il verbale. Sabato scorso il personale della Stazione dei carabinieri di Vibo con il supporto dei militari del Nucleo antisofisticazione e sanità, i Nas, di Catanzaro, e del Nucleo ispettorato del Lavoro, il Nil, si sono presentati nel laboratorio della nota azienda vibonese e hanno avviato una serie di controlli. Dal verbale redatto emergono una serie di irregolarità alcune delle quali davvero inquietanti. "I laboratori e le cucine - scrivono i carabinieri - presentavano varie - serie - di criticità strutturali ed igienico sanitarie, per via della presenza di polvere, sporcizia pregressa, ragnatele, scaffalature arrugginite nonché escrementi di animali sui pavimenti. Non mancavano api, ed altri insetti, pareti delle cucine sporche e prive di piastrelle, utensilerie da lavoro adagiate per terra, muri scrostati per l’umidità, frigoriferi sporchi, rubinetterie non idonee per non parlare dell’assenza dell’antibagno e di almeno un locale adibito a spogliatoio per il personale che ad ogni modo, è stato anch’esso sorpreso nel non utilizzare gli indumenti idonei alla lavorazione di alimenti".

L'ordinanza. I carabinieri hanno quindi chiesto l'intervento dell'Azienda sanitaria provinciale di Vibo e sul posto è quindi arrivato il personale del Dipartimento di prevenzione che ha disposto l'immediata sospensione dell'attività ai fini della tutela della salute pubblica. Nelle prossime ore verrà notificata all'azienda l'apposita ordinanza di chiusura del laboratorio. Dal verbale redatto dai carabinieri, oltre alle carenze di natura strutturale ed igienico-sanitaria, emerge anche la presenza di alcuni alimenti scaduti posti all'interno di una cella frigorifera e di 180 uova prive del codice di allevamento. Violazioni per le quali si è proceduto al sequestro amministrativo.

La difesa. Per completezza di informazione, c'è da aggiungere la posizione dell'azienda.In merito alle accuse mosse nei confronti della Lo Schiavo Catering srl, arrivano le precisazioni dell'avvocato Giovanni Vecchio, legale di fiducia dell'azienda: "Il locale oggetto di verifica - chiarisce - non è un laboratorio, ma un semplice locale di deposito e smistamento dei prodotti i quali, comunque, vengono sempre puntualmente controllati prima dell'utilizzo. Chiarisco inoltre che la preparazione dei cibi non avviene nel locale in questione, bensì direttamente nei luoghi in cui si svolgono gli eventi, ad eccezione dei dolci, che vengono preparati presso il laboratorio della pasticceria "Zia Lisa". L'attività di catering continua a funzionare regolarmente. "Non è mai stata sospesa - sostiene nella nota l'avvocato Vecchio - né è stata oggetto di alcun provvedimento sanzionatorio".

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