Oltre 700 denunce presentate dai cittadini vibonesi ai carabinieri negli ultimi mesi. E' il segnale positivo di un trend che inizia a cambiare anche in una delle realtà a più alta densità mafiosa dove spesso l'omertà è stato in principale punto di forza delle organizzazioni criminali. Dai dati estrapolati dal dossier riassuntivo dell'attività svolta dalla Compagnia di Vibo tra maggio e settembre viene fuori un numero che sembra dimostrare una cosa: fiducia nell'Arma dei carabinieri.
La tipologia dei reati denunciati dai cittadini riguarda non solo i furti nelle abitazioni e quelli delle auto (fenomeno in costante crescita), ma anche le estorsioni e i danneggiamenti. Ben tre i casi registrati nel periodo preso in esame, due dei quali scoperte con l'individuazione degli autori materiali. Un dato rilevante ed una importante attestazione di fiducia per il comandante della Compagnia dei carabinieri di Vibo Gianfranco Pino e per quello del Nucleo operativo radiomobile Luca Domizi. L'attività dei loro uomini sul territorio di competenza è stata particolarmente marcata nel corso dell'estate e i controlli serrati hanno portato alla denuncia in stato di libertà di 115 persone e all'arresto di altre 29.
Tra i reati più frequenti c'è la detenzione illegale di armi e le relative violazioni di carattere amministrativo. Denunce che denotano una consistente presenza di fucili, pistole e munizioni sul territorio vibonese. Tra la città capoluogo ed il suo hinterland sono state sequestrate o ritirate ben 104 armi e 2500 munizioni. Un maxi arsenale finito sotto la custodia dell'Arma dei carabinieri al termine di un'attività capillare disposta dalla Compagnia di Vibo.
