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Sistema allerta meteo in tilt in Calabria, ma Tansi rassicura: “Già tutto risolto”

Duro il consigliere regionale Carlo Guccione: "Davanti a un evento eccezionale, che mai ci auguriamo si verifichi, questo significherebbe che tutta la Calabria avrebbe dei seri problemi a gestire la situazione"

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In tilt la macchina dell’emergenza. L’ Agenzia regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria ha inoltrato una comunicazione urgente inerente il Sistema di Allertamento regionale per il rischio Idrogeologico e idraulico in Calabria comunicando che “a partire dalle prime ore di oggi, 16 settembre 2018, il C.E.D e, di conseguenza, la Sala Operativa di questo Centro non riescono a ricevere i dati relativi alla intera rete meteorologica regionale”.

Un problema riguardante il sistema di ricezione via radio dei dati dalla rete o la loro immediata post-elaborazione. “Non essendo in essere alcun contratto di manutenzione in tempo reale – scrive l’Arpacal – si attende la giornata lavorativa di domani, 17 settembre 2018, per richiedere le opportune operazioni di manutenzione ed, eventualmente, riparazione, nell’ambito degli accordi vigenti tra la Regione Calabria e la ditta incaricata della manutenzione stessa”.

“In attesa di tale risoluzione si fa presente prosegue l’Arpacal – che, per la giornata odierna e, comunque, non prima della mattinata di domani, 17 settembre 2018, non sarà possibile, a questo Centro, effettuare le consuete attività di monitoraggio della situazione pluvio-meteorologica in tempo reale, così come non sarà possibile valutare eventuali superamenti di soglia e redigere la conseguente Comunicazione Superamento Soglie prevista dalla vigente Direttiva per il Sistema di Allertamento regionale”.
E se questo guasto fosse avvenuto il 20 agosto? In alcune aree della Regione oggi è stata diramata l’allerta gialla dalla Protezione Civile.
Le autorità competenti vadano fino in fondo a questa storia, visto che il presidente Oliverio pare essere impegnato in altre faccende.

La nota di Guccione. “Uno dei sistemi più importanti, quello delle emergenze per definizione, non può andare in tilt. Davanti a un evento eccezionale, che mai ci auguriamo si verifichi, questo significherebbe che tutta la Calabria avrebbe dei seri problemi a gestire la situazione. Altro che prevenzione. Già nel corso dell’ultimo consiglio regionale, dove si è discusso di emergenze ambientali, sicurezza territoriale e infrastrutture – replica il consigliere Carlo Guccione – avevo messo in evidenza il grave problema di funzionalità della Protezione civile, al quale il governo regionale deve dare una risposta. Quanto accaduto quel maledetto 20 agosto poteva essere evitato? Con l’ausilio di strumenti funzionanti ed efficienti l’evento si sarebbe potuto prevedere in tempo? Interrogativi che ho posto nel corso del Consiglio. Addirittura pare che il giorno della tragedia del Raganello il sistema di trasmissione dei dati gestito da Fastweb non funzionasse bene, per cui si sarebbero registrati ritardi di trasmissione dati ai Comuni. Oggi, a distanza di quasi un mese dal terribile evento, arriva la nota dell’Arpacal a conferma che qualcosa all’interno del sistema di controllo non va”.

Le rassicurazioni di Tansi. «In merito alle notizie riguardanti il mancato funzionamento del sistema di monitoraggio pluviometrico regionale – ha replicato il responsabile della protezione civile Carlo Tansi – si precisa che le criticità riguardanti la ricezione dei dati provenienti dalle stazioni pluviometriche comunicata in mattinata dal Centro Funzionale Multirischi alla Sala Operativa Unica Regionale della Protezione Civile è stata prontamente risolta come comunicato dallo stesso Cfm intorno alle ore 14. Si sottolinea, pertanto, che il sistema di monitoraggio degli eventi pluviometrici, e, nel suo complesso, il Sistema di Allertamento meteo idrogeologico ed idraulico regionale funziona correttamente». Il black out segnalato dall’Arpacal si è dunque, secondo la Protezione civile, concluso.

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