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Croce Rossa, volano ancora gli stracci: chiesta sospensione presidente regionale

Helda Nagero è stata di recente rinviata a giudizio per diffamazione a seguito della denuncia di una crocerossina di Vibo Valentia

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Non c’è pace per la Croce Rossa in Calabria e soprattutto a Vibo Valentia. Dalle ultime elezioni, risalenti al 2016, una lunga serie di guerre intestine ha messo a dura prova la tenuta del Comitato. Guerre che hanno travalicato i confini della Croce rossa, sfociando in ambito giudiziario. Nei giorni scorsi, la presidente regionale Helda Maria Pasqualina Nagero è stata rinviata a giudizio per diffamazione e nella fattispecie “per aver offeso l’onore e la reputazione di Silvana Curcio (Crocerossina appartenente al Comitato provinciale di Vibo Valentia) comunicando con più persone mediante una missiva che aveva ampia diffusione sia nell’ambito dei vertici nazionali della Cri che in quelli della provincia di Vibo”. L’udienza è stata fissata per l’8 febbraio 2019. In quell’occasione sarà ascoltato anche l’unico testimone della vicenda, Giuseppe Parrucci. Uno dei tanti crocerossini che negli anni hanno deciso di gettare la spugna.

Così, dopo il rinvio a giudizio, Silvana Curcio, avvocato del foro di Vibo Valentia, Infermiera Volontaria CRI presso l’ispettorato di Vibo Valentia nonché parte offesa nel procedimento penale contro la presidente regionale Nagero e Giuseppe Parrucci libero professionista ex volontario del comitato Cri di Vibo Valentia nonché testimone nel medesimo procedimento penale hanno chiesto al presidente nazionale dell’associazione Francesco Rocca di avviare il procedimento di sospensione nei confronti della Nagero. “Visto l’articolo 18 comma 1 del codice etico – si legge nella missiva inviata tramite Pec al presidente Rocca – che testualmente recita il socio può essere sospeso cautelativamente dal servizio ove sia sottoposto a procedimento penale per reati contro la persona contro il patrimonio contro l’amministrazione della Giustizia nonché per i delitti di criminalità organizzata e contro la pubblica amministrazione considerato – sottolineano a chiare righe – che la diffamazione di cui all’articolo 595 c.p. rientra nell’elenco dei reati contro la persona chiedono alla S.V.I. in ottemperanza a quanto stabilito dal codice etico di voler avviare un procedimento di sospensione cautelare nei riguardi della presidente regionale Cri Calabria Helda Nagero imputata del reato anzidetto”. Richiesta che attende ancora una risposta

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