Cronaca

Malore in carcere a Torino, in gravi condizioni il boss di San Gregorio d’Ippona Rosario Fiarè

Colto da infarto nella sua cella e salvato dalla polizia penitenziaria, è in coma. Il Tribunale ha ordinato la sospensione provvisoria della pena e la scarcerazione per motivi di salute

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L'ufficio di sorveglianza del Tribunale di Torino ha disposto la provvisoria sospensione della pena emessa dalla Corte d'Appello di Catanzaro nei confronti di Rosario Fiarè, 70 anni, ritenuto il boss di San Gregorio d'Ippona. La decisione è stata adottata dal magistrato di sorveglianza in seguito ad un infarto che ha colpito il 70enne (difeso dagli avvocati Francesco Stilo e Cristian Scaramozzino), lunedì scorso nel carcere delle Vallette di Torino dove era detenuto. Il boss è stato salvato dal pronto intervento della polizia penitenziaria e degli infermieri in servizio che hanno quindi provveduto a trasportarlo all'ospedale Maria Vittoria.




Da quanto si evince dal decreto con il quale è stata provvisoriamente sospesa la pena inflitta nel giugno del 2014, le condizioni dell'anziano boss restano critiche. "Allo stato Fiarè - si legge - è in coma post-anossico". Le sue condizioni vengono giudicate gravi e il quadro clinico particolarmente critico. Per questo motivo il giudice ha dunque disposto l'immediata scarcerazione del detenuto.

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