Primo piano 3

La Madonna di Medjugorje e le analogie con il messaggi della Vergine Maria a Natuzza Evolo

Una riflessione di Vincenzo Varone dopo la lettura del libro “Un Esercito contro il male” di padre Gabrlele Amorth, a cura di Paolo Rodari (vaticanista di Repubblica) e Roberto Zanini (giornalista di Avvenire)

natuzza-evolo-defunti-1

di VINCENZO VARONE

E’ un libro forte che invita alla riflessione, alla preghiera. Un’opera intensa che fa emergere la forza dirompente della Fede. Di quella Fede cercata, intravista che però spesso l’uomo si lascia sfuggire immerso com’è nella baraonda di questo tempo inquieto e inquietante fatto di profitto e di inutili orpelli. Di quella Fede che molti dicono di non avere ma che in realtà è viva e pensante nelle loro azioni di ogni giorno e che altri sono al contrario convinti di possedere ma che in realtà in loro è solo apparenza, comodità, abitudine alla sacre funzioni, struscio della mente e gioco delle tre carte. Di quella presenza di Dio e della materna protezione della Vergine Maria che all’improvviso avverti come ristoro dell’anima magari nella lunga notte di un inverno fin troppo silenzioso o di un meriggio infinito distratto dal caldo insolente di un’estate da vuoto a perdere.

Un esercito contro il male” ( editore Rizzoli) di padre Gabriele Amorth, a cura di Paolo Rodari (vaticanista di Repubblica) e Roberto Zanini ( giornalista di Avvenire) , offre al lettore che ha voglia di credere e di capire questo itinerario chiaro, semplice e diretto. Un invito alla letizia e alla pace dei cuori. Un appello all’umanità dolente a non smarrirsi, a non lasciarsi travolgere dal luccichio ingannevole della ricchezza, della superbia insensata, del potere, del piacere e dal tenebroso e oscuro ululato del maligno che corteggia e insegue l’uomo di ogni età e di ogni condizione sociale allo scopo di sottrarlo a Dio e di rapirlo al Bene. Padre Amorth, esorcista tra i più apprezzati e conosciuti, questo itinerario lo ha percorso, tappa dopo tappa, offrendo la sua devozione alla Madonna e la sua Buona Parola in un parrocchia romana davanti a centinaia di fedeli. Una serie di catechesi tutte ispirate ai messaggi delle apparizioni dalla Madonna di Medjugorje, ai quali il fine mariologo – che in più di un’occasione ha avuto modo di sottolineare la sincerità dei veggenti della cittadina bosniaca, dove tra l’altro egli stesso si è più volte recato insieme a milioni di pellegrini che in questi luoghi hanno ritrovato la pace e la serenità – ha sempre creduto.. “Scorrendo queste pagine – ha scritto monsignor Giovanni D’Ercole nella postfazione del libro – l’attento lettore non potrà non osservare come padre Amorth illumini i messaggi mariani con il riferimento puntuale alla Parola di Dio, riportando il tutto alla vita concreta di ogni giorno. A quello che ogni uomo e ogni donna sperimenta nel quotidiano, nella fatica dell’ordinarietà e dei ritmi imposti dal correre frenetico del lavoro e degli impegni in famiglia, in città, sul posto di lavoro o, come lui spesso sottolinea, alla ricerca talora disperata di un’occupazione che non c’è, soprattutto quando si pensa ai giovani. Per chi si avvicina a queste meditazioni con l’ottica di chi vuol cogliervi l’esperienza pastorale d’un saggio e sperimentato esorcista, non sarà – scrive ancora monsignor Giovanni D’Ercole – allora difficile notare l’armonizzarsi quasi naturale tra messaggi mariani e Parola di Dio, e le parole del sacerdote diventano parola viva, cristianesimo concreto, fermento di speranza per chi è disposto a vivere il Vangelo ogni giorno”. Esatto Parola di Dio e parola viva che aiutano ad affrontare il quotidiano con meno affanni.

Un ultimo appunto. Dopo avere letto questo libro che Zanini e Rodari hanno curato con grande professionalità – offrendo ai lettori un patrimonio di Fede che altrimenti sarebbe caduto nell’oblio – ci è sembrato quasi di risentire le parole contenute nei messaggi che la Vergine Maria ha consegnato a Natuzza Evolo, la grande mistica con le stimmate morta in odore di santità il primo novembre del 2009. ”La Madonna mi ha detto – affermava Mamma Natuzza- che Gesù è triste. Il mondo rinnova continuamente la sua crocifissione, quindi c’è bisogno di fare penitenza e di pregare molto. Allora io ho detto alla Vergine: “Ordinatemi, Madonna mia e io faccio tutto quello che volete”. E Lei mi ha risposto: “Parla con tutti i tuoi amici di fare un cenacolo in ogni famiglia, pure di tre o quattro persone. Cominciano così e poi piano piano s’ingrandiscono e la preghiera aumenta. Se fatto con fede e di continuo, se fatto con amore e senza fanatismo può crescere, può amare, può invogliare gli altri e il Signore sarà certamene più contento, perché alleggeriamo il suo dolore”. Io ho parlato con le persone e a poco alla volta i Cenacoli sono aumentati. La Madonna adesso è tanto contenta, però ogni volta mi dice “Crescete e moltiplicatevi perché questa preghiera giova tanto per la riparazione dei peccati del mondo e per salvare i giovani”.  Un invito forte alla preghiera. Esattamente come nei messaggi mariani che dal 1981vengono trasmessi ai veggenti di Medjugorje e di cui padre Padre Gabriele Amorth, uomo di Fede e di Luce scomparso nel 2016, è stato testimone, divulgatore e fervido credente fino in fondo.

Più informazioni