Cronaca

Il Tar di Catanzaro dà ragione al Comune di Briatico. Restano chiusi gli alberghi dei migranti

Respinto il ricorso della società F94 colpita da una interdittiva antimafia. Gestiva cinque strutture alberghiere e di ristorazione ma l'Amministrazione comunale aveva revocato la Scia

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Il Tar di Catanzaro dà ragione al Comune di Briatico e conferma la chiusura dei cinque alberghi di proprietà della società F94 dove alloggiavano i migranti sbarcati al porto di Vibo Marina. Il giudici della prima sezione (presidente Vincenzo Salomone, estensore Francesco Tallaro) hanno dunque respinto il ricorso della società di cui è rappresentante legale l'imprenditore reggino Francesco Trimboli.




Dall'interdittiva alla revoca della Scia. La vicenda ruotava intorno alla revoca di cinque Scia con contestuale chiusura di altrettante strutture alberghiere e di ristorazione. Un provvedimento disposto dal Comune di Briatico che aveva agito in seguito ad una interdittiva antimafia adottata dalla Prefettura di Reggio Calabria nei confronti della società di Trimboli e per la quale è ancora pendente alla sezione staccata del Tar reggino il ricorso della F94 con i giudici chiamati ad esprimersi nel merito della vicenda. Lo hanno già fatto quelli di Catanzaro in relazione proprio ai provvedimenti adottati dal Comune di Briatico. "Anche le attività soggette al rilascio di autorizzazioni, licenze o a Scia - sentenzia il Tar di Catanzaro - soggiacciono alle informative antimafia sicché il Comune di Briatico ha correttamente provveduto ad inibire alla F94 srl le attività di cui tale società aveva presentato Scia".

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