INTERVISTA | L’ultimatum di Mangialavori al sindaco di Vibo Costa: “Invertire la rotta o tutti a casa”

Il senatore e coordinatore provinciale di Forza Italia Giuseppe Mangialavori parla del futuro dell'Amministrazione comunale di Vibo: "Questa esperienza amministrativa potrà avere un futuro solo se avverrà un reale e immediato cambio di passo"

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Per il momento non staccherà la spina. Non lui almeno. Ma il senatore e coordinatore provinciale di Forza Italia Giuseppe Mangialavori avverte il sindaco di Vibo Valentia, Elio Costa: "Occorre cambiare passo ed invertire la rotta altrimenti quest'esperienza amministrativa non avrà futuro". Ecco l'intervista esclusiva e a tutto campo concessa a Zoom24 nel corso della quale il parlamentare azzurro affronta diverse tematiche: dalla sua esperienza a palazzo Madama, al ruolo di Forza Italia nel nuovo scenario politico, passando le prossime elezioni regionali, quelle provinciali e le questioni locali, di stringente attualità che ruotano intorno a palazzo "Luigi Razza".




Giuseppe Mangialavori, quali sensazioni si provano a fare il senatore di un territorio che negli ultimi anni ha visto morire praticamente tutte le imprese esistenti, dove il tasso di disoccupazione giovanile è il più alto d’Europa e l’antipolitica un fattore dilagante?

Le sensazioni sono forti, così come forte è il senso di responsabilità che deriva dalla carica di parlamentare eletto in un territorio bellissimo, ma oltremodo difficile. Non mi nascondo, è un impegno da non dormirci la notte: sento impellente la necessità di svolgere il mio incarico al meglio, nel tentativo di dare risposte concrete a un territorio troppe volte abbandonato dalla politica, nazionale ma anche locale.

In un momento molto complesso, lei ha dimostrato che un partito come Fi può reggere l’impatto con le urne. Come giudica la situazione del suo partito a livello nazionale? E in Calabria ritiene che la guida della compagine azzurra possa essere messa in discussione?

Alle ultime Politiche e alle Amministrative di giugno, Forza Italia ha dimostrato di essere un partito vivo, l'unico in grado di rappresentare al meglio le istanze liberali e di dare risposte al popolo moderato, che in Italia costituisce la maggioranza dei cittadini. Quanto al modo in cui Fi viene gestita in Calabria, non ho dubbi: la coordinatrice regionale Jole Santelli ha dimostrato sul campo di essere una risorsa preziosa per tutto il partito e per l'intero centrodestra. Per lei parlano i dati: in Calabria Fi ha raggiunto uno dei risultati elettorali più alti d'Italia. Mettere in discussione la sua leadership sarebbe, dunque, una vera follia.

A breve si tornerà a votare per le elezioni provinciali. Ritiene che Palazzo ex Enel possa essere riconquistato dal centrodestra? O promuoverà un’alleanza larga, magari civica?

Il problema è ridare dignità alla Provincia di Vibo, a prescindere dalle varie posizioni politiche. Pertanto, ritengo sia necessario individuare la personalità migliore, una figura che, al di là della sua collocazione partitica, sia in grado di rilanciare un ente che oggi vive una situazione drammatica.

Mi tolga un dubbio: so che è una brutta parola ma la devo usare. C’è ancora un rischio accorduni come nel 2014?

Ripeto: non si tratta di fare o meno un accorduni o di siglare patti trasversali. La Provincia di Vibo ha bisogno di essere guidata da un presidente capace, preparato e competente. Dobbiamo fare tutti uno sforzo per individuarlo.

E siamo alle dolenti note. Al Comune di Vibo Valentia. Sappiamo che i gruppi sono civici in Consiglio comunale ma è chiaro che lei sia il principale azionista della maggioranza. E’ soddisfatto dell’operato di questa amministrazione?

Non è mia abitudine trincerarmi dietro le solite frasi da politicanti. La mia sincerità mi porta a dire che, sicuramente, si poteva e si può fare di più, soprattutto per quel che riguarda la gestione dell'ordinaria amministrazione, laddove questa amministrazione si è mostrata poco attenta ai bisogni della popolazione.

In tre anni sono stati cambiati dieci assessori, all’Ambiente siamo alla quarta nomina. Cosa succede?

Non credo che episodi come questi avvengano solo a Vibo. Gli avvicendamenti fanno parte del normale gioco politico e il sindaco ha il diritto di farsi affiancare dagli assessori che ritiene più capaci o nei quali ripone maggior fiducia. Al di là dei nomi e dei rimpasti, tuttavia, tengo a precisare che, a mio avviso, questa amministrazione avrà un futuro solo se riuscirà a invertire la sua rotta politica.




La scorsa estate il trio Mangialavori-Costa-Luciano stipulò quello che sembrava un patto d’acciaio, poi ci può spiegare cos’è accaduto?

Bisognerebbe chiederlo a chi quel patto non lo ha rispettato.

Voci non proprio di corridoio dicono che lei è indignato per le condizioni in cui versa la città. Sia sincero, è pronto seriamente a staccare la spina?

Come già anticipato da alcune indiscrezioni di stampa, che confermo, nei giorni scorso ho chiesto una riunione con l'amministrazione comunale e con i capigruppo di maggioranza. Un vertice nel quale ho manifestato apertamente il mio assoluto disappunto, peraltro già manifestato in passato, rispetto alla gestione ordinaria del Comune, che sta mettendo in luce tante e diffuse carenze. Vibo deve fare i conti con tantissimi problemi, ed è compito di questa amministrazione trovare le soluzioni. Proprio per questo ho invocato senza mezzi termini una immediata inversione di rotta, altrimenti, da parte mia, non ci saranno più le condizioni per continuare a sostenere questa esperienza politica.

Oggi il Partito democratico ha rimarcato la "corresponsabilità" di Forza Italia che da otto anni amministra il Comune di Vibo e da tre anni anche con postazioni di rilievo all'interno dell'esecutivo.

E' vero che da otto anni Forza Italia amministra, ma ricordo al capogruppo del Pd Giovanni Russo che le colpe sono di tutti e, forse, sono iniziate proprio sotto la gestione del Partito democratico ai tempi di Sammarco. Quell'amministrazione ha fatto sì che 22 milioni di fondi vincolati venissero utilizzati in maniera non congrua e per quelle scelte oggi il Comune di Vibo è in dissesto. 

Il capitolo concorsi riguarda i dirigenti, ma forse anche la politica in questo comune: non le sembra che ci sia un po’ di confusione?

Si tratta di atti dirigenziali nei quali la politica c'entra poco. E, anche qualora dovesse entrarci, questa e altre vicende riguarderebbero tutte le formazioni politiche, anche quella che adesso si trova fuori dalla maggioranza

Ed il sindaco senza una maggioranza stabile come affronterà i problemi della città?

La città ha bisogno di una guida stabile. Il mio auspicio è che si possa trovare un equilibrio al più presto. Ma questo può avvenire solo in presenza di un cambiamento deciso. Aggiungo un'altra cosa: io, a differenza di altri, ci metto sempre la faccia. Non sono abituato a rinnegare il passato pur di crearmi una verginità politica. Qualcuno, invece, sembra aver dimenticato l'importanza della coerenza.

Quali punti del programma sono stati affrontati a suo giudizio con successo?

Diverse cose sono state fatte e molti cantieri sono stati avviati. Tengo a mettere in evidenza soprattutto il grande lavoro svolto dall'assessore ai Lavori pubblici, Lorenzo Lombardo. Sono convinto che molti risultati di questa amministrazione saranno visibili a breve. Ma lo ribadisco: questa esperienza amministrativa potrà avere un futuro solo se avverrà un reale e immediato cambio di passo.

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