Cronaca

Pistola nel divano letto, padre condannato e figlio assolto a Vibo

Erano stati arrestati dai carabinieri nell'ottobre del 2016 a seguito di una perquisizione in un garage di loro proprietà

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Il gup del Tribunale di Vibo Valentia, Graziamaria Monaco, ha assolto per non aver commesso il fatto Francesco Sorrentino e condannato ad un anno e otto mesi di carcere con sospensione della pena il padre Antonio Iconio Sorrentino. Entrambi di Cessaniti ed entrambi difesi dall’avvocato Giuseppe Bagnato, erano accusati di detenzione illegale di arma con matricola abrasa, compreso il relativo munizionamento.

L’arresto. I fatti risalgono all’ottobre del 2016 quando i carabinieri della Stazione di Cessaniti nel corso di una perquisizione in un garage nella disponibilità dei due soggetti, rispettivamente padre e figlio, rinvenivano in un divano letto una pistola calibro 6,35 con matricola abrasa completa di caricatore e munizionamento, nonché ulteriori 50 cartucce dello stesso calibro. Nel corso dell’udienza di convalida, Antonio Iconio Sorrentino si era assunto la responsabilità dei fatti ma il gip ha comunque ritenuto entrambi responsabili applicando la misura cautelare degli arresti domiciliari.

Il processo. I due imputati hanno quindi chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato e nella giornata di oggi è arrivata la sentenza. Assoluzione per il figlio, condanna per il padre. Il pm Claudia Colucci al termine della requisitoria aveva chiesto per entrambi la pena a tre anni di reclusione e 4mila euro di multa. L’avvocato Bagnato nella sua arringa aveva motivato la richiesta assolutoria per Francesco Sorrentino sul presupposto che non fosse provata la effettiva disponibilità dell’arma in campo al giovane e nel contempo chiedeva il minimo della pena e i benefici di legge per il padre che aveva reso confessione. All’esito della Camera di consiglio il giudice ha di fatto accolto le argomentazioni della difesa.

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